Lo Stade Louis II si avvolge attorno a Gianmarco Tamberi. Un abbraccio ideale, mentre la barella trasporta, in fretta e furia, l'azzurro all'ospedale. Il pensiero corre all'Olimpiade, imminente. Dolore e disperazione si fondono in un unico grido. Tamberi si trattiene la caviglia, prova a scendere dal materasso, ma ben presto si contorce al suolo. Il sogno si spezza, emerge il timore. I primi esami concedono una speranza:

"I primi accertamenti effettuati dai medici dell'ospedale di Montecarlo sembrerebbero escludere lesioni di particolare rilievo nella zona interessata"

Difficile però fare previsioni, la situazione è particolarmente complessa, d'obbligo ulteriori accertamenti, in programma quest'oggi a Pavia. 

La notte di Montecarlo regala il miglior Tamberi di sempre. 2.39 alla terza prova per fissare il nuovo limite nazionale e stroncare l'ucraino Bondarenko. La gara, come da previsione, è di alto profilo. Tamberi commette il primo errore a 2.31, ma supera la misura alla seconda prova. Stessa sorte 3 cm più sù. Tamberi va con un primo balzo d'approccio e poi vola oltre l'asticella. Qui si ferma Barshim, per molti il favorito. 

A 2.37 sono in tre in corsa per la vittoria. Il siriano Ghazal, il freddo Bondarenko e il nostro Tamberi. Ghazal cede il passo, mentre Bondarenko, alla seconda tornata, mette ulteriore pepe su una sfida bellissima. Tamberi c'è, eccome. Quando infila il 2.39, primato italiano, è un'esplosione di gioia. Il campione veste i panni del personaggio, il personaggio non nasconde il campione. Tutti con Tamberi, ormai solo, a 2.41. 

Secondo tentativo, Tamberi accenna solo il salto, affonda poi a terra. La caviglia non sorregge il peso, cala, di colpo, la notte. Nel silenzio di sconcerto, la sua voce, un brivido. Resta la speranza di un pronto recupero. Difficile.