Cuore di capitano. Cuore azzurro. Il successo dell'Italia sulla Russia, che ha portato il Setterosa in finale ai Giochi Olimpici di Rio porta la firma, tra le altre, della donna simbolo della Nazionale di Conti. Tania Di Mario è l'emblema della voglia di questa squadra di riscattarsi, di ritrovare la finale dopo la delusione del settimo posto di Londra 2012. Un successo meritato, sentito, emozionante, con il capitano azzurro che al termine del match ha così espresso tutta la sua gioia ai microfoni di Rai Sport. 

"Meritiamo la finale. Voglio dire grazie alle mie compagne. Grazie per avermi regalato la possibilità di vivere un altro sogno, un'altra finale olimpica. Mi hanno fatto piangere".

La capacità di emozionarsi, di lottare per un traguardo e di gioire nonostante l'anagrafe registri 37 anni. Non in acqua, però, dove Tania sprinta e lotta, come una giovane alle prime armi. Del Setterosa che si giocherà contro gli Stati Uniti l'oro iridato è l'unica reduce dalla spedizione dorata che nel 2004 conquistò il gradino più alto del podio ai Giochi di Atene.

"Ormai ho una certa età e mi commuovo facilmente. Ce la meritiamo questa finale. Le ragazze non hanno bisogno dei miei consigli, sanno come giocare una finale. Sono sicura che scenderanno in acqua senza pensare che al collo hanno già una medaglia". 

Tutto ancora da giocare, con una finale Olimpica che a distanza di quattro anni potrebbe beffare le statunitensi: "Pensate solo a queste ragazze sono loro che stanno scrivendo un'altra pagina di storia della pallanuoto italiana". E non è finita, Tania.  

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