La Diamond League fa tappa, nel week-end, a Parigi. Gimbo Tamberi, questa sera impegnato ad Ostrava, bussa alla porta di Barshim, fin qui dominatore dell'alto. Tra i due, Bondarenko, 2.29 all'esordio ed ampio margine di crescita. Concorsi di qualità, l'asta vive del duello tra Kendricks e Lavillenie, con l'americano oltre i 6 metri ai trials. Rohler, il secondo di sempre, guida il giavellotto, alle spalle del tedescone il connazionale Vetter e Vadlejch. Stuzzica il triplo, perché si riaffaccia alla competizione Pichardo. 17.04 per assaporare nuovamente misure importanti, si insinua nel confronto a stelle e strisce tra Taylor e Claye. Gong - Marton nel peso D.

Elaine Thompson - 10"71 nel 2017 - nobilita la velocità. Le ivoriane Ta Lou e Ahouré ad insidiare la giamaicana nei 100. Al maschile, mancano nomi d'eccellenza, Baker sfida Forte e Meité. 200 U con Dwyer, Martina, Webb e Guliyev. I 110hs ospitano McLeod, 12"90 a Kingston nei giorni scorsi. Si parte con due batterie, la finale in chiusura. Tre giamaicane - Williams Mills, Jackson, McPherson - sul giro di pista, la Okolo a sventolare il vessillo americano. Gli 800, al maschile, offrono la consueta pattuglia keniana, il polacco Lewandowski è da seguire, attenzione anche a Tuka ed Amos.

Capitolo mezzofondo. La Hassan - 3'56"14 - è in eccellente condizione, alla sua "ruota", nei 1500, Kipyegon e Chebet. Nei 3000 U, il secondo azzurro, Crippa. Kejelcha, Edris, Iguider, Kwemoi, nomi pesanti. Infine, 3000 siepi al femminile. Le migliori del lotto al via. La Chespol, giovanissima ma già in grado di correre 8'58"78, incrocia la Jebet e la Kiyeng. In seconda fila, Coburn ed Assefa. 

Il programma

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo