È  nota ormai da giorni la decisione della Federazione Italiana Pallavolo di escludere lo schiacciatore Ivan Zaytsev dalla lista dei convocati per l’europeo maschile in programma dal 24 agosto al 3 settembre in Polonia. La motivazione esula purtroppo da questioni sportive e trova le sue radici in vincoli di contratti di sponsorizzazione che nello sport professionistico abbondano sia tra gli atleti che all’interno delle federazioni stesse. Zaytsev, pallavolista di caratura mondiale e argento olimpico con la nazionale azzurra a Rio 2016, ha un contratto con la nota marca di scarpe e abbigliamento sportivo tedesca Adidas, e proprio a causa di questo suo contratto che lo vincolerebbe ad indossare scarpe di quel marchio, si sono creati attriti, poi degenerati nell’esclusione, con la FIPAV che a sua volta ha sottoscritto un contratto con la Mizuno. Questo almeno era ciò che era trapelato fino a pochi giorni fa, prima di un’intervista a cuore aperto, negli studi di Sky Sport, in cui il nativo di Spoleto ha fatto luce su una situazione ampiamente chiacchierata, ma con ancora molti punti interrogativi. “Si tratta di una strana storia, che mi ha lasciato l’amaro in bocca – dichiara lo zar – sono stato dipinto come un mercenario, essendo una persona legata ad un brand sportivo. Cosa che è vera, sono un atleta sponsorizzato dalla Adidas, ho un contratto con questa ditta”. A questo punto l’azzurro sfata il primo mito creato attorno a questa vicenda: “Ma questo contratto non vincola il mio utilizzo delle scarpe in nazionale: c’è una clausola nel mio accordo con l’azienda che dice chiaramente che io sono libero di usare qualsiasi marca di scarpe venga fornita dalla nazionale”.

Successivamente Zaytsev spiega quale è il vero motivo scatenante del problema, motivazione prettamente di carattere fisico e sportivo, ben distante da tutto ciò che era stato reso pubblico nei giorni scorsi: “Abbiamo fatto presente alla federazione che io avrei avuto bisogno di un paio di scarpe da basket, che utilizzo da sempre per giocare. Ci sono state varie riunioni e ci è stata data l’autorizzazione a usare le mie scarpe nel frattempo che venivano soddisfatte le mie richieste per un modello da basket o comunque adatto al mio piede realizzato dalla Mizuno”.  Le scarpe della marca, sponsor della nazionale, avevano causato diversi problemi alle caviglie dello schiacciatore, tutti documentati dallo staff medico azzurro al che lo Zar avrebbe proposto alla federazione o una modifica al modello propostogli o una soluzione alternativa.

Nei giorni seguenti la sentenza inappellabile della federazione: “Sulla stampa esce che c’è un problema con le scarpe di Zaytsev ed emerge che in Nazionale posso presentarmi solo con le calzature dello sponsor tecnico”. L’azzurro ricollega questo accadimento al mancato contratto che la Mizuno gli aveva proposto dopo le scorse olimpiadi, gentilmente declinato dall’atleta proprio per incompatibilità tra le sue esigenze sportive e il prodotto offertogli dal noto brand giapponese. Recenti sono le parole lapidarie del presidente della federazione Pietro Bruno Cattaneo che ha dichiarato: “O Zaytsev indossa le scarpe o può anche non venire”, parole non particolarmente apprezzate dallo schiacciatore umbro che si è dichiarato spiazzato. “io ho sempre dato la mia massima disponibilità per cercare di trovare una soluzione e non ho mai detto che non avrei giocato senza le mie scarpe. […] Non so come un professionista possa dare fastidio mettendo in chiaro la sua posizione e il suo interesse di poter rendere al meglio per una Nazionale”.

Con tanta amarezza l’azzurro comunque non chiude ad un possibile ritorno in nazionale, anche agli imminenti europei, dichiarando che l’obbiettivo è raggiungere i propri compagni in Polonia: “È una situazione surreale. Per me difficile da affrontare ciò che sta succedendo, proprio per l’amore che provo per la Nazionale. Non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi in una situazione del genere. Il mio unico pensiero è andare a fare gli Europei con una scarpa idonea, non farmi male e dare una mano alla squadra. Io ancora ci spero, la soluzione non è così complicata, io darei anche una gamba per la Nazionale. La soluzione è semplice: trovare una scarpa adatta per me del marchio che sponsorizza la federazione”.

Da parte di Ivan quindi la più completa disponibilità a continuare un dialogo per risolvere questo infelice inconveniente, ora palla alla federazione italiana che valuterà se e come trovare una soluzione che possa permettere ad una delle punte di diamante della nostra pallavolo di prendere parte alla importante manifestazione.

Fonte: Sky Sport