La quinta giornata, alla Duna Arena di Budapest, si chiude senza buone notizie per l'Italia. Federica Pellegrini peggiora il tempo dell'eliminatoria, nuota 54"26 e cede il passo nei 100 sl. Comunque soddisfatta la divina dopo l'impresa nei 200. Il miglior crono d'ingresso in finale è della svedese Sjoestroem, primatista del mondo. 52"44 per la scandinava. Attenzione alle americane Manuel e Comerford. Luca Pizzini invece ondeggia tra soddisfazione e rammarico. 2'08"95 nei 200 rana, una gara colorata di classe, tatticamente perfetta. Mancano 15 centesimi, tanto divide Pizzini da Fink, ottavo. Chupkov scalda i motori e firma il record europeo e dei campionati - 2'07"14 - Watanabe è a tre decimi. 

Cinque titoli in palio. Chase Kalisz si prende i 200 misti bruciando il nipponico Hagino. 1'55"56 per Kalisz, mezzo secondo, poco meno, il disavanzo tra il primo e il secondo. La furiosa rimonta a stile di Hagino non vale quindi il titolo mondiale. Sorpresa di bronzo, il cinese Wang. 

Gara di straordinario livello quella dei 100 sl maschili. Caeleb Dressel spazza l'acqua, chiude in 47"17, sbarrando la strada al connazionale Nathan Adrian - 47"87 - sempre puntuale quando si tratta di grande appuntamento. Metella spinge McEvoy fuori dal podio iridato, ennesima delusione per il califfo d'Australia. Mai in gara Duncan Scott, quinto ex aequo con Chierighini. Oro Dressel e oro Belmonte. 200 farfalla, una prova in cui a far la differenza può essere la gestione dello sforzo, la conoscenza del limite. La spagnola non replica alle "pagaiate" delle rivali, osserva An e Hosszu, poi gradualmente mette avanti la testa, scrutando il ritorno della Hentke. 2'05"26, argento tedesco, il bronzo della Hosszu esalta l'impianto ungherese.

Equilibrio e "spifferi" nei 50 dorso donne. Un centesimo, questa la differenza tra gloria e rimorsi. Etiene Medeiros - 27"14 - condanna la cinese Fu all'argento. Bronzo dall'esterno, in 27"23, record europeo, per la Herasimenia. Ultima gara con in palio le medaglie, la 4x200 stile libero al femminile. Oro Stati Uniti, secondo pronostico. 7'43"39, il sigillo di Katie Ledecky in quarta frazione per addormentare una Cina come sempre straordinaria quando si tratta di prove a squadre. Per il terzo gradino, l'Australia. 

Infine, da sottolineare, due semifinali, 200 rana femminili e 200 dorso maschili. Lilly King, oro nei 100, rischia la clamorosa eliminazione. Quarta nella prima, è dentro per un centesimo. Di ben altro spessore la risposta di Yuliya Efimova. Sorniona per 130 metri, cambia frequenza e sigilla un 2'21"49 che dice delle sue possibilità. 2'21"86 per una Galat non attesa a questi riferimenti. Nei 200 dorso, invece, è Xu a destare impressione. Cambia la distanza - oro nei 100 il cinese - ma non il risultato. Sfrutta le sue doti ed eleva un muro di vantaggio che Murphy, secondo, non riesce a scalfire. 1'54"79 Xu, terzo Rylov, quarto, col mondiale juniores (1'55"15) - Kolesnikov.