Toh, ha vinto ancora Mikaela Shiffrin. Nulla di nuovo da Courchevel, con wonder woman che nella tana di Tessa Worley mette giù un'altra gara capolavoro e va a stappare per la trentaquattresima volta in carriera - affrettati Lindsey se vuoi battere il record di Stenmark! - lo champagne riservato alla prima della classe. 

Con buona pace proprio della beniamina di casa, cui non basta una lezione di gigante in mondovisione per celebrare la vittoria. Troppo il vantaggio dell'americana - che pure un errore grosso a metà discesa lo ha commesso, ma che comunque aveva ampiamente tempo per prendersi un caffè al bar e arrivare davanti a tutte - al termine della prima manche per sperare di metterla dietro; le bastano invece due miseri centesimi per negare il secondo posto a Manuela Moelgg.

A 34 anni la fassana sta vivendo un momento magico, esaltandosi ed esaltando i tifosi italiani con il terzo podio consecutivo (quattordici in carriera, il dodicesimo in slalom gigante, vero giardino di casa di Manu) in questo avvio di stagione dove le altre protagoniste dell'annata scorsa stanno faticando a trovare la giusta forma: Sofia Goggia, complice anche il dolore a un dito slogato e il poco allenamento in gigante, finisce indietro, così come Marta Bassino che non riesce nella seconda manche a replicare quanto di buono fatto nella prima e finisce fuori dal podio fino a scendere in ottava posizione.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.