Marziana Shiffrin, a Zagabria arriva la perla numero 38

L'americana concretizza nella seconda manche la superiorità messa già in mostra nella prima e vince lo slalom speciale in Croazia. Battute Holdener e Hansdotter. Lontanissime le azzurre.

Marziana Shiffrin, a Zagabria arriva la perla numero 38
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Di Alessandro Gennari

Un'altra prova monstre, un'atleta per cui - sinceramente - diventa sempre più difficile trovare aggettivi e titoli. Mikaela Shiffrin vince ancora, e lo fa al termine di un'altra lectio magistralis di slalom speciale divisa in due parti, accomunate dal filo rosso della perfezione, tecnica e stilistica. Quanto alla gara e alla lotta per la vittoria, questa di fatto era già chiusa al termine della prima manche, quando la bambina che viene dallo spazio ha prenotato il gradino più alto del podio e ha esposto alle avversarie un bel cartello con su scritto lasciate ogni speranza o voi che entrate.

L'americana fa 38 in carriera sulla pista che giusto un anno fa l'aveva vista incredibilmente uscire nel corso della prima manche. Torna marziana Mikaela, e farlo nel posto che l'aveva fatta scoprire umana da un gusto tutto speciale. Il fatto che poi questo sia il suo terzo sigillo sulla pista di Zagabria è un'ulteriore chicca a una stagione da record che ancora deve scrivere il suo capitolo più importante, fra un mesetto o giù di lì. Mentre dietro, le avversarie fanno nuovamente i conti con la dispersione imposta dalla Regina assoluta dello slalom: Wendy Holdener, le cui illusioni di vittoria erano già state belle e impacchettate in valigia al termine della prima frazione, si prende ulteriori 18 centesimi nel travolgente rush finale dell'americana, Hansdotter chiude il podio e paga un pegno di oltre 2 secondi. A chiudere la top five, una stoica Petra Vhlova - che si trova come fastidiosa compagna di viaggio una febbre vicina ai 38° - e Bernadette Schild.

Fra le azzurre, miglior risultato è il quindicesimo posto di Irene Curtoni, più indietro Manuela Moelgg (ventiquattresima) e Chiara Costazza, che pasticcia nel corso della sua discesa e chiude al ventottesimo posto. Fuori nella prima manche Michela Azzola e Roberta Midali.  

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.