Nel gigante di queste olimpiadi invernali di PyeongChang (Corea del Sud) il grande protagonista è Marcel Hirscher, come del resto ci si aspettava. Il rivale numero 1, anche in Coppa del Mondo, Henrik Kristoffersen, si è dovuto “accontentare” della medaglia d’argento ed è un risultato che vale tanto, non solo perché contro Hirscher non c’è mai molto da fare, ma perché il norvegese ha condotto una seconda manche quasi perfetta, dopo la prima in cui aveva deluso un po’.  Medaglia di bronzo per il francese Alexis Pinturault, che ha salvato il salvabile e ha fatto del meglio che ha potuto.

Per quanto riguarda gli azzurri, Florian Eisath ha condotto una prova olimpica, probabilmente l’ultima, non soddisfacente: all’inizio ha mantenuto il suo vantaggio, poi un piccolo errore gli ha fatto perdere velocità e ha concluso con un ritardo che al momento era di quasi mezzo secondo, ma che con la discesa dei migliori è aumentato notevolmente. Sorte simile per Manfred Moelgg, che era partito con un vantaggio maggiore rispetto al connazionale.

Con Kristoffersen sono cominciati a scendere i migliori 10, in poche parole è iniziato il momento in cui ci si gioca le medaglie. Man mano che scendevano si è capito il grande valore della prova di Kristoffersen, praticamente imprendibile e che ha cominciato a sognare la medaglia. E’ sceso per quart’ultimo il nostro Riccardo Tonetti, che ha piacevolmente sorpreso tutti durante la prima manche. Durante i primi intermedi ha perso un po’, poi un errore lo ha fatto scivolare via. Haugen ha perso tutto ed ha addirittura chiuso fuori dal podio, quando mancavano solo Pinturault ed Hirscher e Kristoffersen stava sperando nel miracolo. Paura per Pinturault, che ha perso tanto per un errore che poteva farlo uscire dalla gara e che per 0.04s è arrivato dietro al norvegese. Contro Hirscher però non si può sperare un granchè, calcolando che anche in Coppa del Mondo Kristoffersen è abituato a “piegarsi” al potere dell’austriaco. Hirscher è praticamente un alieno ed ha affrontato la gara gestendo il suo vantaggio, anzi in alcune occasioni ha addirittura attaccato, ad esempio sul muro, nel quale Kristoffersen ha fatto magie e dove ci si aspettava che Marcel perdesse qualcosa, l’austriaco è riuscito a guadagnare. Indiscutibile la sua medaglia d’oro, dopo quella vinto in combinata. L’argento va quindi a Kristoffersen e il bronzo al francese Pinturault. Ora manca solo lo slalom speciale.