Dopo essere stato considerato a lungo un predestinato, a 23 anni Tiesj Benoot ottiene la prima vittoria della sua carriera da professionista sull'affascinante palcoscenico delle Strade Bianche, giungendo da solo sul traguardo senese di Piazza del Campo. Il belga della Lotto-Soudal ha oggi dimostrato tutto il suo potenziale nelle gare di un giorno, candidandosi così a un ruolo di outsider per le classiche del Nord delle prossime settimane. 

Benoot, che all'arrivo ha preceduto il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e il tre volte campione del mondo di ciclocross Wout Van Aert (Verandas Willems - Crelan), non ha nascosto tutta la sua soddisfazione nella conferenza stampa successiva alla corsa: "Nel finale stavo ancora molto bene dietro a Van Aert e Bardet e sapevo che c'era una bella sezione di sterrato in arrivo. È stato piuttosto divertente che il mio DS mi abbia detto di attaccare quando avevo già deciso di farlo... Quando Serry tirava, la velocità rallentava troppo. Mi sono ricordato che due anni fa la spaccatura decisiva è stata fatta sul tratto di Colle Pinzuto. Quando ho colmato il divario, sapevo di essere il più forte, altrimenti non avrei recuperato trenta secondi a due corridori del genere. Una volta da solo, ho mantenuto un bel distacco, era solo il caso di proseguire senza incidenti meccanici o forature. Sono felice che la mia prima vittoria da professionista siano le Strade Bianche. È una delle classiche più belle. La mia prima volta qui sono giunto ottavo ed ho twittato che avrei fatto meglio in futuro. Sono anche venuto qui in vacanza con la mia ragazza. Mangiando un gelato in piazza del Campo ho sentito meno tensione di oggi... Sono orgoglioso di aver vinto ma sentirmi chiamare eroe è un po' troppo". 

Sorprendente la prestazione del francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale), uomo da grandi corse a tappe e due volte sul podio del Tour de France: "Questa era la mia prima esperienza nelle classiche, eccezion fatta per la Liegi-Bastogne-Liegi e l’Amstel Gold Race. Quest’inverno ho detto alla squadra che volevo correrle tutte, comprese le fiamminghe sul pavé, ma mi hanno risposto che prima dovevo cominciare con le Strade Bianche. Questo è veramente il tipo di ciclismo che mi piace. Correre davanti è il mio stile preferito ma qui può accadere di tutto. Non bisogna mai mollare e nel finale i corridori più forti staranno nella prima parte della corsa. Oggi Benoot era sicuramente il più forte di tutti. Ho corso al mio passo. Ho avuto un problema meccanico sul tratto più difficile ed è stato duro recuperare. Sono comunque riuscito ad andare davanti. Con Van Aert siamo andati forte. Mi è veramente piaciuta questa corsa. Sicuramente voglio tornare per vincerla". 

Terzo il ciclocrossista Wout Van Aert (Verandas Willems - Crelan), che non ha tradito le grandi attese della vigilia: "Sono stato più vicino alla vittoria di quello che pensavo prima di prendere il via ma ho sofferto tanto nel finale. Ho fatto bene a muovermi con Romain Bardet quando era ancora lontana la linea d’arrivo. Ma negli ultimi 50 chilometri mi è mancato lo zucchero. Ero completamente morto. Avevo solo il podio in mente, sono felice di averlo centrato. Questo è un grande punto di partenza per la mia carriera da corridore di classiche di primavera. Non mi aspettavo di andare cosi forte su strada. Devo godermi questo podio al livello più alto in assoluto. Il mio obiettivo è già raggiunto, è già super. Qualsiasi cosa arrivasse di buono nelle prossime classiche quest’anno sarebbe un bonus. Tornerò alle Strade Bianche per migliorare questo terzo posto in futuro”.