Grazie a una splendida azione sullo strappo finale, lo sloveno Primoz Roglic (Lotto-Jumbo) vince la terza tappa della Tirreno-Adriatico edizione 2017, giungendo da solo sul traguardo di Trevi. Battuti i favoriti della vigilia, da Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) a Michal Kwiatkowski (Team Sky), passando per Greg Van Avermaet (BMC), tutti fuori dalla top ten. Secondo il britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott), a tre secondi, terzo a sei il vincitore delle Strade Bianche, il belga Tiesj Benoot (Lotto Soudal). Il gallese Geraint Thomas (Team Sky) giunge quarto a sette secondi ed è la nuova maglia azzurra. Bene anche Rigoberto Uran (EF Education First-Drapac p/b Cannondale), Mikel Landa (Movistar), Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Wilco Kelderman (Team Sunweb) e Bob Jungels (Quick-Step Floors), con Chris Froome (Team Sky) in controllo. Perdono invece terreno Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (UAE Team Emirates). Domani arrivo in salita a Sarnano Sassotetto.

La terza tappa della Tirreno-Adriatico 2017 conduce il gruppo da Follonica a Trevi, per 239 km complessivi. Ci sono tre gpm nella prima parte (Roccastrada, Passo del Lume Spento e La Foce), mentre nel finale bisogna affrontare due volte la salita di Trevi, 2.4 km con pendenze superiori al 15% nell'ultimo tratto. La frazione è caratterizzata da una lunga fuga, composta da cinque uomini: Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia), Nicola Bagioli e Sho Hatsuyama (Nippo-Vini Fantini), Dennis van Winden (Israel Cycling Academy) e Stepan Kurianov (Gazprom-Rusvelo), che guadagnano anche nove minuti sul gruppo. Il vantaggio dei battistrada è consistente, intorno ai sei minuti a cinquanta chilometri dalla conclusione. Spetta dunque al Team Bora-Hansgrohe di Peter Sagan accelerare le operazioni di ricongiungimento (mentre cade senza conseguenze la maglia azzurra del neozelandese Patrick Bevin della BMC). Fuga annullata solo sul primo passaggio sullo strappo di Trevi, quando anche Biagioli viene ripreso. Qui il Team Sky prende in mano la corsa, frenando scatti e controscatti (tra cui quello dello svizzero Steve Morabito della Groupama-FDJ). La corsa si decide nell'ultimo chilometro e mezzo, con lo sloveno Primoz Roglic che allunga sulle pendenze più dure. Il corridore della Lotto-Jumb fa praticamente subito il vuoto, con Peter Sagan che si lascia sfilare, fuori condizione. L'azione di Roglic sembra azzardata e prematura, ma lo sloveno resiste ai tentativi del Team Sky, in particolare di Gianni Moscon che prova a riportare sotto Geraint Thomas, e si impone in solitaria con tre secondi di vantaggio sul britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott), all'attacco nel finale. Terzo il belga Tiesj Benoot (Lotto Soudal), a sei secondi.

Un altro belga, Greg Van Avermaet (BMC), prova a resistere a Roglic ma deve arrendersi, perdendo anche l'occasione di prendersi la maglia azzurra di leader della classifica generale, che va invece al gallese Geraint Thomas (Team Sky), in virtù dei migliori piazzamenti ottenuti fin qui. La top ten di giornata è zeppa di grandi nomi, dal colombiano Rigoberto Uran (EF Education First-Drapac p/b Cannondale), che regola il primo gruppo inseguitore, alo spagnolo Mikel Landa (Movistar), passando per il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e il lussemburghese Bob Jungels (Quick-Step Floors). Anche Froome è con i migliori, a soli tre secondi dal compagno Thomas in classifica generale, mentre giungono più staccati Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (UAE Team Emirates). Domani unico arrivo in salita della corsa, a Sarnano Sassotetto.

Ordine d'arrivo. 1. Roglic in 6h 17' 23". 2. A. Yates a 3". 3. Benoot a 6". 4. Thomas a 7". 5. Uran a 10". 6. Landa s.t. 7. Moscon s.t. 8. Bardet s.t. 9. Kelderman s.t. 10. Jungels s.t.

Classifica generale. 1. Thomas in 10h 52' 22". 2. Van Avermaet s.t. 3. Froome a 3". 4. Caruso a 8". 5. Kwiatkowski a 9". 6. Jungels s.t. 7. Kelderman a 19". 8. Formolo a 30". 9. Dumoulin a 33". 10. Uran a 39".