Sulla pista che lo scorso anno vide trionfare l’azzurro Peter Fill, oggi grande assente, è il padrone di casa Kjetil Jansrud a vincere la prova di SuperG e conquistare la Coppa del Mondo di Specialità. A Kvitfjell, di fronte al proprio pubblico, il norvegese è riuscito ad imporsi su un tracciato che ha regalato anche qualche sorpresa. Sceso con il pettorale numero 9, dopo l’uscita anticipata per un grave errore del compagno di squadra Svindal, Jansrud ha saputo gestire la pressione mostrando tutta la propria autorevolezza sulle nevi di casa e centrando così la sesta vittoria in carriera su questo tracciato. Classe ’85, il norvegese è alla terza Sfera di Cristallo di specialità dopo quelle conquistate nel 2015, anno in cui vinse anche quella di discesa libera, e nel 2017.

Secondo posto per Beat Feuz. Sceso con il pettorale numero 15, lo svizzero è stato autore di una prova intelligente e dosata su un tracciato in cui era necessario fare molta attenzione ai tratti in curva, molto chiusi, senza perdere velocità. Feuz ha insidiato fino all’ultimo il primato di Jansrud salvo poi chiudere con un ritardo di soli 22 centesimi.  La grande sorpresa di giornata arriva dalla terza piazza di un altro norvegese, Adrian Smiseth Sejersted. Al primo podio in carriera, il 24enne sceso con il pettorale numero 25, ha dimostrato grande scorrevolezza riuscendo a scalzare dal podio provvisorio Reichelt e chiudendo con un ritardo di 34 centesimi dal compagno di squadra.

Una pista che ha permesso ottimi inserimenti anche a dei pettorali alti come accaduto al canadese Manuel Osborne-Paradis (pettorale 30) quarto con un ritardo di 44 centesimi.

Indietro i principali inseguitori di Jansrud in classifica di specialità: sesto Reichelt, dodicesimo Kriechmayr, settimo Franz, senza contare la clamorosa uscita di Svindal che non è riuscito a completare la prova.

Giornata negativa invece per i colori azzurri. Dominik Paris, complice un errore importante nel finale, ha chiuso fuori dai migliori venti, con un ritardo di oltre un secondo e mezzo. Christof Innerhofer, dal canto suo, non ha brillato nell’ultimo tratto e si è dovuto accontentare del tredicesimo posto (+ 0.68). Mattia Casse non è riuscito a completare la prova, uscendo dopo il secondo intermedio mentre positiva la prova di Emanuele Buzzi, 14esimo (+ 0.72) con il pettorale numero 38. 

Appuntamento con le finali di Are, mercoledì 14 Marzo.

 

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