Torna al successo il tre volte campione del mondo. E lo fa in una delle grandi classiche sul pavè della primavere delle Fiandre. Peter Sagan si aggiudica la Gand-Wevelgem edizione 2018 in volata, grazie a una progressione inarrestabile, alla quale non riescono a resistere velocisti puri come Elia Viviani (Quick-Step Floors) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Lacrime di delusione per l'italiano, mai così vicino a una vittoria di grande prestigio, battuto dallo slovacco della Bora-Hansgrohe, al suo secondo acuto in carriera alla Gand-Wevelgem. Nella top ten anche un altro italiano, Matteo Trentin del Team Mitchelton-Scott, in un gruppetto comprendente anche corridori del calibro di Michael Matthews (Team Sunweb), Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) e Greg Van Avermaet (BMC). 

L'edizione 2018 della Gand-Wevelgem si svolge su un percorso praticamente identico a quello del 2017. Da Deinze a Wevelgem, per 251 chilometri complessivi, tracciato contraddistinto da una parte centrale piena di muri e di tratti in pavè, tra i quali spiccano il Baneberg e il Kemmelberg. Dopo una trentina di chilometri dal via, ecco comporsi la fuga di giornata. Ne fanno parte l'italiano Filippo Ganna (UAE Team Emirates), il portoghese José Gonçalves (Katusha-Alpecin), gli olandesi Brian van Goethem e Jan-Willem Van Schip (Roompot), i belgi Frederik Frison (Lotto-Soudal) e Jimmy Duquennoy (Veranclassic), che guadagnano anche dieci minuti sul gruppo. Solo nella seconda parte di corsa le squadre dei big accorciano il gap, che scende a quattro minuti a settantacinque chilometri dalla conclusione. La corsa si decide sul secondo passaggio sul Kemmelberg, dove si muovono i favoriti di giornata. E' qui che, una volta messi nel mirino i fuggitivi, i vari Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Elia Vivani (Quick-Step Floors), Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Zdenek Stybar, Philippe Gilbert e Yves Lampaert (Quick-Step Floors), Greg Van Avermaet (BMC), Michael Matthews (Team Sunweb), Arnaud Démare (Groupama-FDJ), oltre a un'altra decina di corridori, riescono a spezzare in due il gruppo dei migliori.

Rimangono attardati Gianni Moscon (Team Sky), John Degenkolb (Trek-Segafredo), Alexander Kristoff (Team UAE Emirates) e Dylan Groenewegen (Lotto-Jumbo), che non riescono più a recuperare. Gli uomini al comando collaborano fino agli ultimi chilometri, quando iniziano a susseguirsi scatti e controscatti, con Marcus Burghardt (Bora-Hansgrohe) e gli uomini della Quick-Step Floors (Gilbert, Lampaert e Stybar) a stoppare ogni tentativo per i loro capitani Peter Sagan ed Elia Viviani. Si giunge dunque in volata, ed è lo slovacco a partire per primo. Sembra troppo presto, ma la progressione del tre volte campione del mondo, lanciatosi dal centro verso la sinistra della carreggiata, è irresistibile. Non può nulla Elia Viviani, secondo in rimonta e in lacrime per l'occasione persa, che chiude al posto d'onore davanti al francese Arnaud Démare. Quarto un altro transalpino, Christophe Laporte (Cofidis), davanti ai due belgi Jens Debusschere (Lotto Soudal) e Oliver Naesen (AG2R La Mondiale). Settimo Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), undicesimo Sacha Modolo (EF-Drapac). Fuori dalla top ten Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), Michael Matthews (Team Sunweb) e Greg Van Avermaet (BMC), non in grado di competere con gli altri velocisti, ma pronti al riscatto a partire dal Giro delle Fiandre di domenica prossima. 

Ordine d'arrivo. 1. Sagan in 5h 07' 32". 2. Viviani s.t. 3. Démare s.t. 4. Laporte s.t. 5. Debusschere s.t. 6. Naesen s.t. 7. Trentin s.t. 8. Stybar s.t. 9. Stuyven s.t. 10. Van Aert s.t. 11. Modolo s.t. 13. Matthews s.t. 14. Van Avermaet s.t. 17. Gilbert s.t.