E' l'australiano Jay McCarthy ad aggiudicarsi la terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2018 vincendo una volata atipica sul traguardo di Valdegovìa. Il corridore del Team Bora-Hansgrohe la spunta sul bielorusso Alexsandr Riabushenko (Team UAE Emirates) e sul polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky), già protagonista di un'azione a due ai venticinque chilometri dalla conclusione con il compagno di squadra David De La Cruz. Quarto lo svizzero Michael Albasini (Mitchelton-Scott), sesto il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), che precede a sua volta l'australiano Michael Matthews (Team Sunweb). Primo degli italiani Enrico Battaglin (Lotto-Jumbo), che chiude la top ten al decimo posto. Alaphilippe conserva dunque la maglia di leader della generale, ma domani dovrà difendersi dall'assalto dello sloveno Primoz Roglic (Lotto-Jumbo) nella cronometro di Lodosa. 

La terza tappa del Giro dei Paesi Baschi edizione 2018 conduce il gruppo da Bermeo a Vilagovìa, per 184.8 chilometri complessivi. Tre gran premi della montagna nei primi novanta chilometri: Errigoiti (5 km al 4.8%, terza categoria), Aretxabaigane (4 km al 2.7%, terza categoria), La Barrerilla (7.6 km al 5%), prima di un lungo tratto in saliscendi che conduce al traguardo. Giornata adatta alle fughe, e sono infatti otto i corridori che ci provano da lontano: Pavel Sivakov (Sky), Ion Irisarri (CajaRural-RGA), Aritz Bagues (Euskadi), Ben King (Dimension Data), Brendan Canty (EF-Drapac), Willie Smit (Katusha-Alpecin), Chris Juul-Jensen (Mitchelton-Scott) e Thomas De Gendt (Lotto Soudal). I battistrada guadagnano anche sei minuti sul gruppo, tirato dagli uomini dell'Astana e del Team Sunweb. A settanta chilometri dalla conclusione il gap è ancora di oltre tre minuti, e dopo le salite della prima parte, sui lunghi saliscendi del secondo tratto della tappa, si spezza l'armonia della fuga. I primi a cedere sono King, Bagues, Irisarri e Canty, poi tocca a Smit e Sivakov mollare la compagnia di Thomas De Gendt e di Christopher Juul Jensen, che procedono insieme al comando della corsa. A venticinque chilometri dal traguardo, il basco Pello Bilbao (Astana) accende la miccia nel gruppo: è la mossa che serve a Michal Kwiatkowski e a David De La Cruz per organizzare un contrattattacco del Team Sky. 

Il polacco e lo spagnolo inseguono con successo i battistrada, riprendendoli dopo meno di dieci chilometri di allungo. De Gendt prova a resistere, ma si fa da parte, Kwiatkowski esaurisce il suo lavoro e lascia De La Cruz in avanscoperta insieme a Juul Jensen. Ma il gruppo rimane a una trentina di secondi di ritardo, tirato dalla Quick-Step Floors, dalla Bora-Hansgrohe e dall'Astana. Il belga Dylan Teuns della BMC prova a raggiungere gli uomini al comando, il cui destino è comunque segnato. Fuga annullata a circa due chilometri dal traguardo. L'ultimo tentativo è di Soto della Caja-Rural, ma il lavoro della Bora-Hansgrohe lancia perfettamente Jay McCarthy per la volata finale. L'australiano parte lungo, ma resiste al ritorno dell'ucraino Aleksandr Riabushenko (Team UAE Emirates) e di un infinito Michal Kwiatkowski, cogliendo una vittoria di prestigio. Anche la maglia gialla Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) partecipa allo sprint, chiudendo sesto, davanti a uno dei favoriti della vigilia, il canguro Michael Matthews (Team Sunweb). Decimo l'italiano Enrico Battaglin (Lotto-Jumbo). Alaphilippe mantiene la maglia gialla, ma domani dovrà superare un test importante, una crono pianeggiante di 19.4 chilometri, perfetta per il secondo in classifica generale, lo sloveno Primoz Roglic (Lotto-Jumbo).

Ordine d'arrivo. 1. McCarthy in 4h 49' 35". 2. Riabushenko s.t. 3. Kwiatkowski s.t. 4. Albasini s.t. 5. Sanz Unzue s.t. 6. Alaphilippe s.t. 7. Matthews s.t. 8. Ezquerra Muela s.t. 9. Pello Bilbao s.t. 10. Battaglin s.t.

Classifica generale. 1. Alaphilippe in 13h 18' 52". 2. Roglic a 8". 3. G. Izaguirre a 39". 4. Landa a 43". 5. Pello Bilbao a 54". 6. Molard a 58". 7. Buchmann s.t. 8. Bardet s.t. 9. Mas s.t. 10. Konrad s.t.