Il Tour of the Alps - vecchio Giro del Trentino - regala, fin dalle prime battute, spettacolo ed emozioni. Il tracciato non consente un approccio morbido con la corsa, la strada sale e pone sotto esame la condizione dei protagonisti chiamati a giocarsi il successo finale. La forma non può essere, a metà aprile, ottimale, ma le prime risposte in ottica Giro devono arrivare. Da Arco a Folgaria, i chilometri da percorrere sono 134.6, la partenza è fissata intorno alle 11.30. 

Come detto, difficoltà altimetriche. Il Valico di Andalo accoglie all'alba di giornata il plotone. 50km caratterizzati da continui scalini, sostanzialmente senza pianura. Strappi seguiti da brevi tratti in cui prendere fiato. Dopo una lunga discesa, il gruppo può recuperare energie, la successiva porzione non presenta alcun intoppo, le squadre più attrezzate possono gestire l'azione di eventuali attaccanti. Il rifornimento di Romagnano pilota verso la parte più intrigante, l'ultima. 

A Rovereto, inizia il GPM di Serrada. 19.2km, la pendenza media è del 5.5%. Selezione da dietro, improbabile l'affondo di un uomo di classifica. Il Team Sky ha le qualità per imporre un ritmo elevato e facilitare Chris Froome, evitando pericolosi scatti. La vetta è ai meno 6, trampolino perfetto per corridori come Pinot e Pozzovivo. Tramonto mosso, un muro al 10% chiude la prima tornata. Volata a ranghi ridotti?

Il percorso