Il colombiano Miguel Angel Lopez si aggiudica la tappa regina - la seconda - del Tour of The Alps 2018, con arrivo in quota sull'Alpe di Pampeago. Lo scalatore dell'Astana si impone in una volata ristretta, regolando il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e il connazionale Ivan Ramiro Sosa (Androni Giocattoli-Sidermec), che diventa il nuovo leader della classifica generale, prendendosi la maglia ciclamino direttamente dalle spalle del basco Pello Bilbao (Astana), in crisi sull'ascesa finale. Quarto Chris Froome (Team Sky): il britannico ci prova a più riprese nell'ultimo chilometro, ma cede nello sprint conclusivo, pagando cinque secondi al vincitore. Quinto Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), a sette secondi, poi tutti gli altri, tra cui un ottimo Giulio Ciccone (Bardiani CSF), mentre Fabio Aru (Team UAE Emirates) chiude decimo a oltre trenta secondi. Domani terza tappa, con arrivo posto a Merano. 

La seconda tappa del Tour of The Alps 2018 conduce il gruppo da Lavarone all'Alpe di Pampeago, per 145.5 km complessivi. Tre le salite previste, intervallate da discesa e tratti in falsopiano: Passo Redebus, circa 16 km intorno all'8%, la breve ascesa verso Cavalese e quella che conduce al traguardo dell'Alpe di Pampeago, 7.5 km di lunghezza, con un finale che presenta pendenze mai inferiori al 10%. Come accaduto già ieri, si forma ben presto la fuga di giornata, composta da sei uomini. Si tratta di Marco Frapporti (Androni Giocattoli-Sidermec), Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia), Roy Goldstein (Israel Cycling Academy), Quentin Jauregui (AG2R La Mondiale), Stephan Rabitsch (Team Felbermayr-Simplon Wels) e Óscar Rodríguez (Euskadi Basque Country-Murias), che guadagnano anche oltre cinque minuti sul gruppo della maglia gialla Pello Bilbao, tirato dagli uomini dell'Astana e della Groupama-FDJ. Il primo a staccarsi tra i fuggitivi è Goldstein, poi nella salita verso Cavalese perdono contatto anche Mosca e Rodriguez. Frapporti e Rabitsch si arrendono sulle prime rampe dell'Alpe di Pampeago, mentre è Jauregui l'ultimo a mollare, ripreso dal Team Groupama-FDJ. Chris Froome si mantiene in coda al gruppo dei migliori, attorniato dai suoi compagni di squadra, salvo ritornare davanti nella fase cruciale della corsa. 

A cinque chilometri dalla conclusione il Team Sky inizia il suo forcing, che diventa insostenibile per tanti, tra cui la maglia ciclamino del basco Pello Bilbao e il neozelandese George Bennett (Lotto-Jumbo). Ai meno tre ecco andare all'attacco il ceco Jan Hirt (Astana) e l'austriaco Riccardo Zoidl (Team Felbermayr-Simplon Wels), il cui allungo è rintuzzato dall'ultimo uomo Sky, il francese Kenny Ellisonde. Il ritmo si fa insostenibile anche per Fabio Aru (Team UAE Emirates), costretto a staccarsi e, sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, Chris Froome si produce nella sua classica frullata. Gli resistono solo Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), Miguel Angel Lopez (Astana), Ivan Ramiro Sosa (Androni Giocattoli-Sidermec) e Giulio Ciccone (Bardiani CSF). Neanche Pozzovivo riesce ad allungare sui migliori di giornata, e la tappa si decide con una volata atipica. Proprio Chris Froome accelera per primo, ma il colombiano Miguel Angel Lopez è lestissimo a rispondere e a scattare violentemente, gestendo anche la progressione di Thibaut Pinot. Vince dunque lo scalatore dell'Astana, proprio davanti al francese e al connazionale Ivan Ramiro Sosa, che diventa la nuova maglia ciclamino. Froome perde cinque secondi, Pozzovivo sette, mentre fa peggio Aru, decimo a circa trentacinque secondi dal vincitore. Domani terza tappa, con arrivo a Merano.

Ordine d'arrivo. 1. Lopez in 3h 56' 30". 2. Pinot s.t. 3. Sosa s.t. 4. Froome a 5". 5. Pozzovivo a 7". 6. Ciccone. 7. Hirt. 8. O'Connor. 9. Hermans. 10. Aru. 

Classifica generale. 1. Sosa. 2. Pinot a 6". 3. Lopez s.t.