L'edizione numero 104 della Liegi-Bastogne-Liegi è di Bob Jungels, il venticinquenne corridore lussemburghese che trionfa in solitaria sul traguardo di Ans, dopo essere andato via sul tratto successivo alla Côte de la Roche-aux-Faucons. Prima classica monumento vinta in carriera dall'uomo della Quick-Step Floors, che gestisce alla grande un vantaggio massimo di una cinquantina di secondi, salendo sul gradino più alto del podio della Doyenne. Secondo il canadese Michael Woods (EF-Drapac), a trentasette secondi, terzo con lo stesso tempo il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale). Quarto giunge Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), compagno di Jungels, davanti a tre corridori italiani: Domenico Pozzovivo ed Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida), Davide Formolo (Bora-Hansgrohe). Niente da fare per Alejandro Valverde (Movistar) e Michal Kwiatwkowski (Team Sky). Delude Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), mai davvero competitivo. 

L'edizione 2018 della Liegi-Bastogne-Liegi ricalca il percorso tradizionale, 258 km fino all'arrivo di Ans, con undici Côtes da affrontare. Prende presto il via la fuga che caratterizza gran parte della Doyenne, composta da nove uomini: Florian Vachon (Fortuneo-Samsic), Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert), Loïc Vliegen (BMC), Anthony Perez (Cofidis), Mark Christian e Casper Pedersen (Aqua Blue Sport), Paul Ourselin (Direct Énergie), Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic) e Mathias Van Gompel (Sport Vlaanderen-Baloise), che guadagnano anche sei minuti sul gruppo, tirato a lungo dagli uomini del Team UAE Emirates. A settanta chilometri dalla conclusione rimangono al comando, con tre minuti di vantaggio sul plotone, Anthony Perez, Mark Christian, Jérôme Baugnies e Paul Ourselin, con Vliegen, Pedersen e Vachon che vengono via via ripresi da un gruppo in cui si fanno vedere nelle prime posizioni sia gli uomini del Team Sky che della Movistar. La corsa prosegue senza scossoni fino alla Redoute, dove è proprio Jérôme Baugnies a proseguire da solo la fuga, staccando i restanti compagni d'avventura. Non si muove nessuno dei big, ma è la Quick-Step Floors a prendere in mano la corsa e a fare il ritmo sulla Redoute, evitando scatti di altri favoriti. Il margine di Baugnies si riduce intanto fino ad annullarsi ai piedi della Côte de la Roche-aux-Faucons, anche perchè la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali forza i tempi, mettendo alla frusta il gruppo.

Quando ci si attenderebbe un attacco dello Squalo dello Stretto, è invece il belga Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) ad accendere la miccia sulle prime rampe della penultima Côte. Gli rispondono in ordine sparso i vari Tom Dumoulin (Team Sunweb), Sergio Henao (Team Sky), Michael Woods (EF-Drapac), Jakob Fuglsang (Astana), Daniel Martin (Team UAE Emirates), Alejandro Valverde (Movistar) e Bob Jungels, suo compagno alla Quick-Step Floors. Proprio il corridore lussemburghese se ne va nel tratto successivo, dopo che Nibali si è già staccato, mettendo in mostra tutte le sue doti di cronoman. Valverde prova a rientrare da solo, ma da dietro non c'è accordo, con gli italiani comunque protagonisti con Domenico Pozzovivo ed Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida) e Davide Formolo (Bora-Hansgrohe). Jungels guadagna anche cinquanta secondi sui più immediati inseguitori, che si avvalgono infine del lavoro di Davide Villella dell'Astana, al lavoro per Fuglsang. Sulla Côte de Saint-Nicolas Julian Alaphilippe respinge i tentativi del belga Tim Wellens (Lotto Soudal), mentre lascia andare il compagno di squadra Jelle Vanendert, che dimezza lo svantaggio, ma non riesce ad avvicinarsi al battistrada. Gli ultimi chilometri sono di gloria per Bob Jungels, che ricaccia indietro Vanendert e va a trionfare a braccia al cielo sul traguardo di Ans. Da dietro partono Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e Michael Woods (EF-Drapac), con il canadese che brucia il francese nella volata per il secondo posto. Quarto un Alaphilippe che torna sotto di forza, portandosi dietro i vari Pozzovivo, Gasparotto, Formolo, Kreuziger, Henao e Fuglsang, che completano la top ten. Chiude invece stremato Alejandro Valverde, che fallisce l'appuntamento con il pokerissimo alla Doyenne.

Ordine d'arrivo. 1. Jungels in 6h 24' 44". 2. Woods a 37". 3. Bardet s.t. 5. Alaphilippe a 39". 5. Pozzovivo s.t. 6. Gasparotto s.t. 7. Formolo s.t. 8. Kreuziger s.t. 9. Henao. 10. Fuglsang s.t.