E' l'ecuadoregno Richard Caparaz a trionfare in solitaria nell'ottava tappa del Giro d'Italia 2018, imponendosi sull'arrivo in quota di Montevergine di Mercogliano. Sotto una pioggia battente, il corridore della Movistar (maglia bianca di miglior giovane) piazza lo scatto giusto a due chilometri dalla conclusione, riprendendo il fuggitivo Koen Bouwman (Lotto-Jumbo) e lasciandosi alle spalle tutti i big della generale, regolati a sette secondi dall'italiano Davide Formolo (Bora-Hansgrohe). Terzo il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), davanti al vincitore di Santa Ninfa, Enrico Battaglin (Lotto-Jumbo), che guadagna quattro secondi di abbuono sul britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott), oggi quinto al traguardo e sempre in maglia rosa. Classifica generale per il resto invariata, in attesa della tappa di domani, con arrivo sul Gran Sasso, a Campo Imperatore. 

L'ottava tappa del Giro d'Italia edizione 2018 conduce il gruppo da Praia a Mare a Montevergine di Mercogliano, per 209 km complessivi. Dalla Calabria alla Campania, per un altro tradizionale arrivo del Giro d'Italia. Superata Salerno, si entra nella provincia di Avellino per l'ascesa finale. E' una salita pedalabile, 17 km intorno al 5% di media. Solito copione nelle fasi iniziali di corsa: dopo venti chilometri si forma una fuga a sette, composta da Davide Villella (Astana), Tosh Van der Sande (Lotto Soudal), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Rodolfo Torres (Androni Giocattoli-Sidermec), Matej Mohoric (Bahrain-Merida), Koen Bouwman (Lotto-Jumbo) e Jan Polanc (UAE Team Emirates). I battistrada giungono ad avere un vantaggio massimo di sei minuti, con il Team Mitchelton-Scott della maglia rosa Simon Yates che lascia fare. Tappa lunga, che diventa imprevedibile solo nel finale, quando i corridori devono fare i conti con pioggia e asfalto scivoloso. Davanti i fuggitivi affrontano la salita di Montevergine con poco più di due minuti di margine su un gruppo tirato anche dal Team Katusha-Alpecin, ma le prime pendenze non fanno grande selezione. Ci provano prima Tosh Van Der Sande e poi Matej Mohoric, ma sono infine in quattro a rimanere davanti anche nella seconda parte dell'ascesa: Bouwman, Polanc, Mohoric e Montaguti mantengono una cinquantina di secondi sul gruppo maglia rosa, tirato in maniera regolare dai gregari di Yates, Jack Haig e Roman Kreuziger su tutti. 

La strada bagnata gioca intanto un brutto scherzo a Chris Froome, che scivola su un tornante, salvo ripartire immediatamente e mettere i suoi davanti a tre chilometri dal termine. Davanti l'olandese Koen Bouwman fa il vuoto, con Montaguti ultimo a mollare: il corridore della Lotto-Jumbo deve però arrendersi a Richard Carapaz, giovane ecuadoregno (maglia bianca) della Movistar, che scatta deciso intorno ai meno due, recupera facilmente sulla testa della corsa e va a vincere a braccia alzate sotto il diluvio. La lunga volata per il secondo posto premia l'italiano Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), che si riscatta parzialmente dopo le difficoltà sull'Etna, mentre è terzo Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che rosicchia quattro secondi di abbuono a un tranquillo Simon Yates (Mitchelton-Scott), ancora in maglia rosa. Domani altro arrivo in quota, con pendenze ben più dure, sul Gran Sasso.

Ordine d'arrivo. 1. Carapaz in 5h 11' 35". 2. Formolo a 7". 3. Pinot s.t. 4. Battaglin s.t. 5. S. Yates s.t. 6. Pozzovivo s.t. 7. Chaves s.t. 8. Konrad s.t. 9. Woods s.t. 10. Pello Bilbao s.t.

Classifica generale. 1. S. Yates in 31h 43' 12". 2. Dumoulin a 16". 3. Chaves a 26". 4. Pinot a 41". 5. Pozzovivo a 45". 6. Dennis a 53". 7. Pello Bilbao a 1'03". 8. Carapaz a 1'06". 9. Froome a 1'10". 10. G. Bennett a 1'11".