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Giro d'Italia, Froome epico e in rosa. Crolla Yates, Dumoulin battuto

Cavalcata memorabile del kenyano bianco, che saluta tutti sul Colle delle Finestre, a ottanta chilometri dalla gloria del traguardo dello Jafferau. Yates a picco a quasi quaranta minuti, Dumoulin non resiste e paga quasi tre minuti e mezzo, Pozzovivo perde il podio.

Giro d'Italia, Froome epico e in rosa. Crolla Yates, Dumoulin battuto
Chris Froome trionfa sul traguardo di Bardonecchia/Jafferau. Foto Credit: LaPresse - D'Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi
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Di Andrea Russo Spena

Con un'incredibile azione solitaria, che prende il via sul Colle delle Finestre, Chris Froome (Team Sky) si aggiudica la diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2018, ribaltando la situazione in classifica generale. Il kenyano bianco trionfa sul traguardo dello Jafferau dopo una cavalcata straordinaria, prendendosi la maglia rosa di leader, al termine di una giornata che vede Simon Yates (Team Mitchelton-Scott) crollare prestissimo, e  accusare un ritardo di quasi quaranta minuti dal connazionale del Team Sky. Crisi in piena regola per il ragazzo di Bury, giunto senza benzina alle porte del trittico sulle Alpi piemontesi, al contrario di Froome, che riesce nell'impresa - è il caso di dirlo - di recuperare tre minuti anche all'olandese Tom Dumoulin (Team Sunweb), ora secondo a 40". Riscatto di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), il francese che approfitta delle difficoltà di Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) per salire sul terzo gradino del podio provvisorio del Giro, terzo di tappa dietro all'ecuadoregno Richard Carapaz (Movistar) e al colombiano Miguel Angel Lopez (Astana). Domani ultima tappa di spessore, con arrivo a Cervinia, ma con ogni probabilità il Giro è stato ipotecato oggi. 

La diciannovesima tappa del Giro d'Italia edizione 2018 conduce il gruppo da Venaria Reale a Bardonecchia/Jaffereau, per 184 chilometri complessivi. Insieme a quella del Monte Zoncolan, è la tappa più dura di questo Giro. Il via da Torino, nella cornice di Venaria Reale. Poi tanta salita: il Colle del Lys, il Colle delle Finestre (Cima Coppi, 18 km, metà dei quali in sterrato, pendenza media del 9.2%), poi Sestriere e arrivo in quota a Bardonecchia, al termine di un'ascesa di 7.2 km, con pendenze tra il 9 e il 10%. I vari tentativi di fuga che caratterizzano la prima parte di giornata vengono tutti stoppati dal Team Mitchelton-Scott, con Luis Leòn Sanchez, spagnolo dell'Astana, che si ritrova solo al comando sulle prime rampe del Colle delle Finestre. E' qui che - poco dopo aver registrato il ritiro di Fabio Aru (Team UAE Emirates), in difficoltà già sulla prima salita - che il Team Sky si mette in testa al gruppo a fare il ritmo. Forcing selettivo, ma non eccessivo, che basta a scoprire le carte di Simon Yates (Michelton-Scott). La maglia rosa non ne ha, si stacca subito e procede lentamente, con un paio di compagni da squadra a scandirgli un passo che pure fatica a tenere. Yates, scavato in volto, chiuderà con un ritardo vicino ai quaranta minuti dal vincitore. Dopo Salvatore Puccio e Wout Poels, è il francese Kenny Elissonde a preparare il terreno per Chris Froome, con una rasoiata che anticipa la tipica frullata del kenyano bianco, che si verifica a ottanta chilometri dalla conclusione. Il capitano del Team Sky saluta la compagnia e se ne va, mentre al suo inseguimento rimangono Tom Dumoulin (Team Sunweb), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Richard Carapaz (Movistar) e Miguel Angel Lopez (Astana). Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) paga invece dazio, in ritardo in un gruppetto che comprende anche il connazionale Davide Formolo (Bora-Hansgrohe).

Froome vola sia sull'asfalto che sullo sterrato del Colle delle Finestre, scollina con una quarantina di secondi su Dumoulin e compagni, aumenta il vantaggio in discesa, senza perdere nulla neanche nella salita che conduce al Sestriere. E dire che da dietro l'olandese attende Sebastien Reichenbach (Groupama-FDJ), compagno di squadra di Pinot, per ricevere aiuto nell'inseguimento. Tutto inutile: Froome è imprendibile, guadagna su tutti i terreni, accumulando un gap di tre minuto e mezzo su Dumoulin, unico a tirare insieme allo stesso Reichenbach. L'ultima salita verso lo Jafferau è la cornice ideale che fa da sfondo all'impresa epica del britannico del Team Sky, che pedala in agilità e perde pochissimo sugli inseguitori. Braccia al cielo e maglia rosa sulle spalle sul traguardo per lui, che chiude con tre minuti di vantaggio sull'ecuadoregno Richard Carapaz, che nelle ultime centinaia di metri stacca sia Thibaut Pinot che Miguel Angel Lopez. Dumoulin giunge a 3'23", con 40" di ritardo in classifica generale, mentre Pozzovivo saluta le possibilità di podio, ora occupato anche da Pinot. Domani altra tappa di montagna, con arrivo a Cervinia: sulla carte Dumoulin ha ancora una chance, ma il Froome visto oggi sembra aver chiuso i conti con un'azione memorabile.

Ordine d'arrivo. 1. Froome in 5h 12' 26". 2. Carapaz a 3'00". 3. Pinot a 3'07". 4. Lopez a 3'12". 5. Dumoulin a 3'23". 6. Reichenbach a 6'13". 7. Formolo 8'22". 8. Oomen a 8'23". 9. Konrad s.t. 10. Pello Bilbao s.t. 11. Pozzovivo a 8'29". 18. Dennis a 14'38". 79. S. Yates a 38'51".

Classifica generale. 1. Froome in 80h 21' 59". 2. Dumoulin a 40". 3. Pinot a 4'17". 4. Lopez a 4'57". 5. Carapaz a 5'44". 6. Pozzovivo a 8'03". 7. Pello Bilbao a 11'08". 8. Konrad a 12'19". 9. G. Bennett a 12'35". 10. Oomen a 14'18".