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Tour de France 2018 - La presentazione dell'undicesima tappa

Tappa breve, quattro salite - due di categoria speciale - fuochi d'artificio a La Rosiere?

Tour de France 2018 - La presentazione dell'undicesima tappa
Tour de France 2018 - La presentazione della undicesima tappa
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Di Johnathan Scaffardi

Il primo esame in quota si chiude senza un nulla di fatto, i big restano al coperto, l'alta andatura imposta dal Team Sky inibisce ogni sortita. Froome, pur senza maglia gialla, sembra il padrone della corsa francese, nessuno dispone di gregari di pari livello. Van Avermaet, con coraggio, prolunga la sua permanenza in vetta, attacca da lontano e poi resiste. Oggi si riparte per la seconda prova della settimana, nuovamente pregna di difficoltà e problematiche altimetriche. 

Il chilometraggio ridotto può ampliare lo spettacolo, occorre affrontare con la massima attenzione le richieste di corsa. Si parte da Albertville, epilogo a La Rosiere. In poco più di 100 chilometri, quattro GPM, due di categoria speciale, entrambi posti nella prima metà di tappa. Un traguardo volante accende la competizione, è il preludio all'ascesa verso Montée de Bisanne. 12.4 chilometri, la pendenza media è superiore all'8%. Il gruppo può sgranarsi lungo questi tornanti, la fuga può prendere piede. Una rapida discesa pilota alla seconda chiamata, all'orizzonte si staglia il Col du Pré. 12.6 chilometri, 7.7% di pendenza media - nel tratto finale si scollina oltre l'11%. 

Col du Pré e Comet de Roselend sono intervallati da un breve saliscendi, c'è quindi poco spazio per recuperare. Chi intende sovvertire l'ordine stabilito, deve tentare qui. La terza scalata è la più semplice, 6 chilometri circa con pendenze non impossibili. La fatica presenta il conto, attenzione a possibili sorprese. 15 chilometri di discesa per giungere alla fatica d'arrivo. 17.6 chilometri con il naso all'insù per approdare a La Rosiere. Il tratto più selettivo tra il settimo e il tredicesimo chilometro, pendenze superiori all'8%, è il punto di non ritorno. 

La margherita dei favoriti è piuttosto ampia. Chris Froome può agire di rimessa, Nibali - anche ieri solo al dunque - deve centellinare lo sforzo. Discorso diverso per la Movistar, si attende la prima mossa del trio Valverde - Quintana - Landa, come per Bardet e Martin, costretti a recuperare secondi dopo la sfortuna dei giorni scorsi.

Il percorso