Dopo il sonnellino di ieri, oggi i big del Tour de France si sono mossi e hanno dato spettacolo. Tappa corta, tre salite impegnative di cui l'ultima, La Rosiere, che prevedeva il traguardo in cima all'ascesa. A vincere è stato un uomo del Team Sky, ma non quello che tutti ci aspettavamo: Geraint Thomas. Il gallese ha avuto il via libera da Froome ed è scattato facendo il vuoto sugli avversari e riprendendo a 50 metri dall'arrivo Mikel Nieve (Mitchelton-Scott), ultimo fuggitivo di giornata. Segnali confortanti per Dumoulin (Team Sunweb), Froome (Team Sky) e Daniel Martin (UAE-Fly Emirates), mentre gli altri devono inseguire. Van Avermaet cede la maglia gialla a Thomas. 

Nonostante a malapena i centochilometri di tappa, il gruppo lascia andare una fuga piuttosto numerosa e con nomi parecchio importanti: Nieve (Mitchelton-Scott), Pauwels (Dimension Data), Van Garderen (Bmc), De Gendt (Lotto Soudal), Soler (Movistar), Sicard (Direct Energie), Barguil (Fortuneo-Samsic), Taaramae (Direct Energie), Skujins (Trek Segafredo), Alaphilippe (Quickstep-Floors), Perez (Cofidis), G.Izagirre (Bahrain Merida), Navarro (Cofidis), Atapuma (UAE Fly Emirates), Gesbert (Fortuneo), Frank (Ag2r), Poljanski (Bora), Valgren (Astana) e Marczynski (Lotto Soudal). Il plotone lascia fare e la fuga raggiunge presto i cinque minuti di vantaggio in cima al Bisanne, dove Alaphilippe rafforza la propria maglia a pois vincendo il Gran Premio della Montagna.

I big restano ancora tranquilli in gruppo, ma la corsa si accende sul Col du Pré con la Movistar che si porta davanti a fare ritmo. Il forcing degli spagnoli produce i primi effetti facendo staccare Rigoberto Uran (EF Drapac-Cannondale) e Bauke Mollema (Trek Segafredo). Una volta esaurito il lavoro dei gregari, a cinquanta chilometri dall'arrivo, è Alejandro Valverde a rompere gli indugi. L'Embatido scatta con l'intenzione di portare via un gruppetto, ma nessuno si porta alla sua ruota, così è costretto a fare tutto da solo. Allo scollinamento ha un minuto e venti secondi sul gruppo dei big, dove nella discesa si muove Tom Dumoulin. L'olandese attacca e crea distacco sul gruppo dei migliori raggiungendo lo spagnolo grazie all'aiuto di Andersen a dodici chilometri dalla fine, ovvero poco prima dell'inizio della scalata verso La Rosiere. 

La Farfalla di Maastricht non collabora con Valverde e lo stacca a nove chilometri dalla fine, mentre nel gruppo dei big iniziano a perdersi i primi pezzi pregiati. Fuglsang, Yates, Zakarin perdono contatto grazie al ritmo infernale di Kwiatkowski (Sky) e a cinque dal traguardo arriva l'affondo decisivo di Thomas. I big non rispondono, il gallese vola. Bardet prova a rintuzzare, ma Froome agisce da ottimo stopper. Le accelerazioni improvvise non piacciono a Daniel Martin (UAE) e Nibali (Bahrain) che perdono qualche metro salvo poi rientrare, perché è proprio l'irlandese, a tre e mezzo dal termine a lanciare l'attacco. Alle ruote di Martin si incolla subito Froome, mentre Nibali, Quintana, Roglic e Bardet decidono di salire del proprio passo. 

La situazione a tre dall'arrivo vede dunque Nieve in testa alla corsa seguito da Thomas, Caruso e Dumoulin con più indietro la coppia formata da Martin e Froome. Il gallese è il più forte e fa la differenza sui compagni di viaggio andando a prendere anche lo spagnolo della Mitchelton, crollato negli ultimi cento metri, e la maglia gialla - oltre la vittoria -, mentre Froome raggiunge il rivale olandese senza però completare la doppietta del Team Sky.