L'ultima contesa in quota non muta lo spartito generale, Geraint Thomas si limita a controllare Tom Dumoulin, primo rivale nella corsa alla maglia gialla. Primoz Roglic sigilla la seconda affermazione e sale sul terzo gradino del podio virtuale. Prima dell'approdo a Parigi, una cronometro individuale, carica di significato soprattutto per la lotta alle spalle del citato Thomas, all'apparenza inattaccabile. Il margine del primo della classe è di oltre due minuti, i chilometri da percorrere sono 31. Dumoulin, Roglic e Froome si devono dividere seconda e terza posizione, i primi due - per caratteristiche e stato di forma - si fanno preferire.  

Si parte da Saint-Pée-sur-Nivelle, epilogo a Espelette. Il percorso non è lineare, diversi saliscendi alterano lo spartito, costringono i protagonisti a rilanciare l'azione. Sono previste due "fermate", la prima al chilometro 13, la seconda al chilometro 22. La prova trova la sua soluzione a un battito dal traguardo, quando la strada si inerpica e conduce al Col de Pinodieta. Uno strappo vero e proprio, un chilometro, poco meno, con pendenza superiore al 10%. Chi ha gamba trova terreno per racimolare secondi, per aggiudicarsi la vittoria di tappa. Una veloce picchiata anticipa infine l'arrivo pianeggiante. 

I favoriti sono gli stessi in lotta per la generale. Dumoulin parte con un lieve vantaggio, è specialista principe della materia. Alla sua ruota Roglic. Kung e Bodnar sono credibili alternative. Il via alle 12, diretta Rai3 ed Eurosport.

Il percorso 

La classifica generale 

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Johnathan Scaffardi
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