Nella finale 3/4 posto la Croazia si impone per 10-8 sull'Italia, conquistando, così, la medaglia di bronzo. Il Settebello, invece, esce a testa bassa dalla Bernat Picornell di Barcellona e chiude al quarto posto l'Europeo. Un match che ha visto gli azzurri poco lucidi, soprattutto nelle prime frazioni di gioco. I nostri ragazzi erano, evidentemente, ancora sconvolti dalla semifinale persa ingiustamente contro la Spagna. Un episodio che sarà difficile da digerire, ma che sicuramente renderà ancora più forte il Settebello.

Nella finalina contro la Croazia, si è vista un'Italia sempre all'inseguimento, mai sopra nel punteggio. Gli azzurri partono malissimo, sembra quasi che giochino controvoglia. I croati, Campioni del Mondo in carica, ne approfittano, portandosi sul 4-0 alla fine dei primi otto minuti. Scosso dalle parole del C.T. Sandro Campagna, il Settebello prova a recuperare, insaccando la palla in rete prima con Presciutti e poi con il capitano Figlioli. La Croazia non molla la presa e si rilancia all'attacco, portandosi di nuovo sul +4. Poco prima della fine del 2Q, ci pensano Presciutti e Gallo ad accorciare, al riposo lungo è 7-5 per la Croazia.

Le altre due frazioni di gioco sembrano la fotocopia delle prime due, con gli azzurri che provano solo a riavvicinarsi ai Campioni del Mondo. Continuiamo a non sfruttare le superiorità numeriche, così appena riusciamo a fare qualcosa di buono la Croazia si riporta subito sù, con controfughe e tap-in vincenti. Poco prima della fine del 3Q non ci viene concesso nemmeno un rigore, conferma di un arbitraggio a dir poco scandoloso, dopo tutto quello che si è visto durante il torneo. Cominciamo l'ultimo quarto con tre reti di svantaggio e per recuperarle servirebbe un'impresa. Impresa di cui non si vedono nemmeno i segni. Ci pensa Gallo a rendere il punteggio meno amaro, segnando a trenta secondi dalla fine e fissando così il punteggio sul 10-8 a favore dei croati.

Il Settebello scende dal podio per la seconda volta consecutiva in un Europeo. Resta il rammarico di non aver saputo giocare mentalmente con un avversario alla portata. Queste le parole del C.T. Campagna rilasciate a fine partita, ai microfoni di Rai Sport: "Siamo partiti male e non capisco perché. L'avevamo preparata bene, sia dal punto di vista psicologico che tattico. Abbiamo provato a recuperarla ma i ragazzi sembrava quasi che non ci credessero. La Croazia è una squadra stellare, ma non c'è realmente questo divario tra noi e loro. Ora resta da capire dove ho sbagliato io e dove devono crescere i ragazzi. E' stato un bell'Europeo, giocato bene, con caparbietà. Questa finalina potevamo certamente giocarcela meglio".