E' il successo che può cambiare la storia del girone, è ciò che la Benetton Treviso voleva ottenere e ha portato a casa: gli Harlequins escono dal Monigo con un solo punto, quello di bonus difensivo, ma battuti da una squadra allo stesso tempo affamata e matura, capace di gestire un finale di gara difficilissimo e trovare la marcatura decisiva proprio quando tutto sembrava finito. Ci ha pensato Monty Ioane, a 10 secondi dalla fine, a decidere un match fondamentale per l'accesso ai quarti di finale di Challenge Cup, portando Treviso al primo posto solitario del girone dopo le prime 3 partite.

Le due formazioni hanno ribattuto colpo su colpo alle iniziative dell'avversario fin dai primi minuti. Alla meta dei londinesi marcata dopo un solo giro di orologio da Dombrandt i Leoni hanno risposto immediatamente con Sperandio, dopo una grande azione propiziata dal buco di Marco Barbini, man of the match e autore di un'altra grande prestazione. Il piede di McInley porta in vantaggio Treviso, prima con la trasformazione della meta, poi con il penalty del 10-5.

Si cambia però fronte di gioco e stavolta sono gli Harlequins a rispondere al colpo subito. Azione prolungata con i padroni di casa sempre pronti a chiudere gli spazi, ma appena il gioco si apre i londinesi sono una sentenza: paradossalmente è il controllo sbagliato di Ibitoye ad aprire le maglie dei Leoni, Marchant trova il gioco rotto e si infila nello spazio per poi servire ancora a Dombrandt il pallone della seconda meta.

Anche questa volta però la reazione Benetton è immediata: si torna all'attacco e McInley piazza il penalty del 13-12. La squadra di Crowley prende coraggio e mette ancora in difficoltà gli ospiti, che nel finale di frazione vengono nuovamente messi alle strette. Treviso cerca più volte l'affondo "di forza" nei pressi dell'area di meta, poi al 38' - mentre sembrava pronta un'altra mini-unit con Ferrari e Negri - Tebaldi sorprende tutti e apre il gioco su McInley, il pallone passa dalle mani di Hayward e Benvenuti fino a quelle di Luca Sperandio, che vola a marcare la seconda meta personale per il 18-12 dell'intervallo.

Nel secondo tempo Treviso deve resistere alla prevedibile reazione degli Harlequins, che però non portano a casa più di 3 punti nei primi 10 minuti. Si gioca punto a punto, con McInley che al piede risponde a Smith fino al 21-18. I Leoni tengono, nonostante il match sia tiratissimo, ma a 10 minuti dalla fine l'entrata di spalla di Negri costa al numero 6 il giallo che lascia i padroni di casa in 14 uomini. Quello dei londinesi è un assalto, con Smith che pareggia i conti sul 21-21 a 5 minuti dalla fine.

Treviso soffre, ma nel finale la benzina comincia a mancare anche tra le fila degli inglesi, che non riescono a trovare lo spunto per ribaltare completamente il match. Dall'altra parte l'inferiorità numerica si fa sentire, ma quando tutto sembrava ormai avviato verso un pari che avrebbe fatto un immenso favore a Grenoble, Hayward trova il buco a metà campo e innesca l'azione decisiva: Duvenage rigioca il pallone all'ingresso dei 22 avversari, Sgarbi si affida a Sperandio che con un offload stupendo innesca la sparata di Monty Ioane, che si libera di due giocatori e schiaccia in meta il pallone del match. Finisce 26-21 con Treviso che balza in testa al girone con 10 punti, 2 in più di Grenoble e 3 in più degli Harlequins, che avranno la possibilità di ritornare sotto la prossima settimana nella gara di ritorno.

E' stata una grande giornata anche per le Zebre, che in quel di Sochi hanno battuto i russi dell'Enisei, in una gara non prodotta da alcuna emittente televisiva. Churashov risponde alla prima meta di Palazzani, poi il grande intercetto di Canna porta le Zebre negli spogliatoi in vantaggio 14-7. Nella ripresa i russi trovano nuovamente lo spunto per il pari con Gachechiladze, ma Canna riporta subito sopra i suoi con una punizione (5/5 per il mediano di apertura oggi, con tanto di man of the match), poi ancora Palazzani e Meyer mettono in cassaforte vittoria e punto di bonus.

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