Grande, nella gara dei grandi. Marco Fassinotti da del "tu" a Marcello Benvenuti, si affianca al primatista azzurro - stessa misura all'aperto - supera addirittura Mutaz Barshim, fermo alla medesima quota, e il gelido Bondarenko, tre errori consecutivi a 2.38. Manca un gradino, per colorare Oslo d'azzurro. La gara va al cinese Guowei Zhang, non più una sorpresa. Per una notte, l'alto non scollina oltre i 2.40 e il terzo tentativo a 2.36 basta a Zhang per firmare la vittoria. Per Fassinotti una prestazione straordinaria, di fronte al meglio della specialità, un salto di personalità alla tavola rotonda dell'alto. 

Nei 5000, Genzebe Dibaba è splendida nel suo incedere, ma il primato mondiale non cade. L'etiope si ferma a 14'21"29. Il miglio è di Asbel Kiprop, 3'51"45, in volata su Kiplagat e Hannes. I 100, al femminile, premiano la Ahoure, 11"03, a 5 centesimi la Campbell-Brown.

Serata di festa per la Gran Bretagna. La Muir conquista i 1500, con un tempo di poco superiore ai 4 minuti, 4'00"39. Rutherford conferma le buone sensazioni nel lungo, 8.25.

Nei 400 piani, al maschile, Gardiner, Bahamas, segna il primato personale in 44"64. Tempi di scarso rilievo nei 100 hs donne, con la Stowers che batte per millesimi la Rollins. Per entrambe 12"84.

Lemaitre si risveglia nei 200, 20"21, Birech domina i 3000 siepi. 8'05"64, Kipruto chiude oltre 6 secondi dopo.

Ibarguen ingiocabile nel triplo, 14.68, Spencer migliore dell'anno nei 400 hs femminili, 54"15.