Qualche ora per assorbire le emozioni della gara regina. Justin Gatlin e Usain Bolt allacciano le stringhe e si preparano alla fatica odierna. Un duello a distanza, il primo assaggio sulla doppia distanza. Per Gatlin, un modo per esorcizzare il dramma sportivo dei 100, per Bolt un ulteriore passo verso la miglior condizione.

Sprazzi d'azzurro con Libania Grenot. Libania deve cancellare i fantasmi del primo turno, una qualificazione strappata per i capelli, con un finale in evidente affanno. L'ingresso tra le migliori al mondo non è cosa da poco, perché davanti è battaglia vera. La Grenot si trova nella semifinale che apre il programma, in terza corsia. Ohuruogu nella seconda semi, Felix e Williams-Mills nella terza.

Capitolo finali. Nel disco è corsa a due. Denia Caballero, Cuba, insidia il regno della croata Perkovic, le due sono le uniche oltre i 70 in stagione. Il lungo maschile propone il duello tra il duo americano Henderson - il favorito - e Hartfield e il britannico Rutherford. L'Europa conta anche sul russo Menkov.

Nei 400 hs, campo aperto. Clement e Tinsley per l'onore statunitense, il Kenia è la forza emergente, con Tumuti e Bett, Kudryavtsev sogna lo sgarbo. Gli 800, al maschile, introducono volti nuovi, come quello del polacco Kszczot e di Amel Tuka, rivelazione del 2015. Rudisha vuol riprendersi il trono dopo numerosi problemi fisici, occhio a Rotich.

Infine i 1500, al femminile. Brilla la stella di Genzebe Dibaba. L'impressione è che si lotti per i gradini alle spalle della meravigliosa etiope. In gara, quattro atlete per due posti: l'olandese Hassan, la britannica Muir, le americane Rowbury e Simpson.