La resa dei conti. I 400 metri, al maschile, presentano un campo partenti di straordinario livello. L.Merritt è il campione del passato, giunto qui in sordina, alla ricerca della miglior condizione, K.James è il padrone attuale, scintillante nei turni precedenti. Tra loro, si insinua un refolo di novità. Il sudafricano Van Niekerk sgomita per un posto sul podio, con lui l'istrionico Makwala e Masrahi, pericoloso dalla corsia esterna. Infine, Santos, un cavallo di ritorno. Fuochi d'artificio.

Nel Giavellotto, il migliore dell'anno, il keniano Yego, rilancia la sfida al teutonico Hofmann, sopra gli 86 metri in qualificazione. Da seguire anche l'eterno Pitkamaki, Vesely e l'egiziano Al Sayed.

Asta donne con la cubana Silva, 5.91 nel 2015, opposta alla Suhr, in carriera oltre i 5 metri, alla brasiliana Murer e alla britannica Bradshaw, arrampicatasi fino ai 5.87.

I 400 hs, al femminile, hanno una favorita d'obbligo. La ceca Hejnova ha margine sulle rivali più accreditate e può correre al centro, "gestendo" quindi Petersen e Tate. L'americana Coburn prova a interrompere la sinfonia Kenia - Etiopia - Tunisia nei 3000 siepi. La Coburn deve battagliare con le più forti della specialità. Quattro nomi su tutti: Ghribi, Ayalew, Nganga, Jepkemoi.

Sui 200, semifinali al maschile. Justin Gatlin si trova nella seconda, con Alonso Edward, mentre Usain Bolt è nell'ultima e al suo cospetto c'è il turco Guliyev, miglior tempo in batteria.

200 anche al femminile, questa volta si tratta di primo turno. Pressione sulle spalle di Dafne Schippers, stante l'assenza di Fraser e Felix. L'olandese, mirabolante nei 100, insegue l'oro. L'Italia gioca la carta Gloria Hooper, l'azzurra è inserita nella terza batteria.  

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo