La mattinata di Pechino scorre via senza sussulti all'ordine prestabilito, in attesa del pomeriggio, del secondo duello tra Justin Gatlin e Usain Bolt. Il mezzofondo regala due gare di primo piano, con personaggi di spicco sulla scena. Al femminile, nelle batterie dei 5000, Almaz Ayana timbra il miglior tempo di ingresso in finale, 15'09"40, ma è Genzebe Dibaba la favorita per l'oro. La sorellina d'Etiopia passeggia in 15'20"82 e pregusta il secondo titolo iridato. Al maschile, nei 1500, Asbel Kiprop svolge la pratica risparmiando energie per la finale. Davanti sfrecciano Kiplagat e Iguider.

Le migliori cose si apprezzano sulla pedana del lungo. Ivana Spanovic ritocca il record nazionale serbo e plana a 6.91, 4 cm più indietro si colloca la britannica Ugen. Mihambo a 6.84, la statunitense Bartoletta mette a referto la settima misura, 6.71.

13 sopra quota 1.92 nell'Alto donne. Presenti le più attese della vigilia: Vlasic, Chicherova, Kuchina e Beitia. Assente, per infortunio, la nostra Alessia Trost. Gli ostacoli, al femminile, esaltano le ragazze d'America. Brianna Rollins corre i 100 in 12"67, bene anche Harper, Harrison e Nelvis. La giamaicana Shermaine Williams va al personale con 12"78.

A chiudere il disco maschile. Dacres, Giamaica, lancia a 65.77, seguono i mostri sacri Malachowski e Kanter.