Justin Gatlin ha il volto tiratissimo, Usain Bolt sorride, ammicca, poi chiede silenzio. Uno sparo e via, schizzano dai blocchi i due, fuori dalla curva appaiati e la gara, in sostanza, finisce qui, perché sul lanciato Usain decolla e Justin si inceppa. Il finale è uno show, Bolt osserva il maxi-schermo, festeggia, indica se stesso, Gatlin rende omaggio al rivale. Sconfitta più dolce, perché su una distanza meno nelle corde dell'americano. 19"55 Bolt, miglior tempo mondiale dell'anno sui 200, 19"74 Gatlin. Al terzo posto, Jobodwana, 19"87, stesso crono di Alonso Edward, relegato in corsia esterna.

Si chiude con l'immagine festante di Usain la serata pechinese, ma prima è spettacolo di altissimo livello. Allyson Felix riporta il giro di pista al femminile alla soglia dei 49"00. La statunitense vola in 49"26 e precede la bahamense Shaunae Miller, 49"67, e la giamaicana Shericka Jackson, 49"99. La Felix spezza la gara nei primi 100 metri, respira nel tratto centrale e si distende in curva, controllando la fatica. Fatale alla britannica Ohuruogu lo strappo secco per ricucire il disavanzo iniziale. Si spegne la luce ed è ottava.

Christian Taylor vola nella storia del triplo. Concede 11 cm alla pedana e atterra a 18.21, a un soffio da Sir Edwards. Si deve accontentare dell'argento P.Pichardo. Il cubano mette le cose in chiaro da subito e conserva la prima piazza fino alla terza tornata. Qui emerge Taylor. Prima 17.68, poi un ultimo balzo clamoroso. Pichardo replica, ma è "solo" 17.73. Bronzo per un cavallo di ritorno, il portoghese Evora indovina il sesto salto e con 17.52 supera Craddock.  

Il martello, al femminile, vive della supremazia totale di Anita Wlodarczyk. La polacca va in testa al primo giro di lanci, poi allunga con continuità, sorvola due volte gli 80 metri e giunge a 80.85, accarezzando il mondiale, già di sua proprietà a 81.08. Argento Cina, Zhang 76.33, bronzo Francia, Tavernier, 74.02. Solo settima la teutonica Heidler.

Semifinali - Dafne Schippers corre da veterana nella seconda semifinale dei 200, disegna una curva perfetta e poi si limita a controllare il ritorno delle rivali, senza concedere nulla allo spettacolo. L'olandese ferma il cronometro a 22"36, è la favorita per l'oro. Dina Asher-Smith scende a 22"12 e realizza il miglior crono, davanti a Elaine Thompson. Ripescate la bulgaro Lalova - 22"32, personal best - e l'esperta Campbell-Brown. Gloria Hooper ritocca di 3 centesimi il suo primato, ma il 22"92 non basta per l'ingresso in finale.

Le semifinali degli 800, al femminile, raccontano di gara apertissima. La Sum, in volata, si concede a Bishop - 1'57"52, record canadese - e Arzamasova, restituendo pepe a una gara chiusa alla vigilia della rassegna cinese. Fuori Hassan e Semenya.

Arjes Merritt timbra 13"08 nei 110hs e ritrova sensazioni antiche. A un centesimo il russo Shubenkov, in rampa di lancio McLeod e il colosso Oliver, Francia con Bascou e Martinot-Lagarde.