Il risveglio della Vecchia Europa. Un sussulto bianco in gare, per tradizione, favorevoli ad altri. Dafne Schippers cancella il passato e accarezza tempi lontani. 21"63, a un soffio da Marion Jones, a tre decimi circa dal primato mondiale, uno schiaffo al precedente limite continentale. Non un'affermazione facile, perché Dafne deve correre fin sul traguardo e lanciarsi, spalle avanti, per respingere l'assalto della giamaicana Elaine Thompson (21"66). L'olandese concede come sempre qualcosa in avvio, all'uscita di curva è lontana, inizia nei 50 metri conclusivi una straordinaria progressione. Differente lo stile di corsa: Elaine scappa via rapida, Dafne è elegante, lunga, infinita. Oro meraviglioso, una nuova dimensione. Al bronzo va Veronica Campbell-Brown. All'esterno, mette la zampata, sotto i 22"00, 21"97.  

Al maschile, scherzo russo. Shubenkov scende per la prima volta in carriera sotto i 13"00 e lo fa nella finale mondiale. Personaggio che non conosce paura, campione che si esalta quando le luci della ribalta infiammano la scena. Parchment argento, 13"03, bronzo per Merritt a 13"04. Fuori dal podio la Francia, con Martinot-Lagarde e Bascou, mai in gara Oliver.

Misure e adrenalina nel lungo femminile. 7.01 ad aprire, con record di Serbia, per Ivana Spanovic, 7.07 a replicare della britannica Shara Proctor, 7.14 a chiudere di Tianna Bartoletta. Il balzo, al tramonto, consegna la vittoria alla statunitense e strozza l'urlo di Shara, nativa di The Valley, Anguilla.

Nell'ultima gara di giornata, tonfo Stati Uniti. I 100hs premiano la giamaicana Danielle Williams, 12"57, davanti a Roleder e Talay, 12"66, record di Bielorussia. Brianna Rollins pasticcia ed è quarta, male la Nelvis. In semfinale, fuori Harper - caduta - e Harrison, squalifica.

Semifinali - Asbel Kiprop passeggia nella prima tornata dei 1500 e si guadagna l'accesso in finale con una galoppata nell'ultimo giro. Il rettilineo finale sorride al neozelandese Willis, secondo in rimonta. Si corre con maggior lena nella seconda, il keniano Manangoi firma il miglior tempo, 3'35"00, davanti all'algerino Makhloufi e al marocchino Iguider.

Il giavellotto, al femminile, sceglie le pretendenti al trono. La teutonica Hussong trova un lancio da 65.92, primato personale, che vale l'ingresso in finale in prima piazza. Cresce Barbora Spotakova, campionessa ceca, terza nella sommatoria dei due gruppi con 65.02. Obergfoll a 64.10, per le medaglie attenzione alla sudafricana Viljoen, 63.93.

Nel decathlon, straordinario Ashton Eaton. L'americano divora il giro di pista e segna un clamoroso 45"00. In precedenza, nell'Alto, 2.01 (miglior misura Uibo, 2.13). Eaton guida, dopo cinque prove, con 4703 punti. Alle sue spalle, il canadese Damian Warner, 4530, e il tedesco Rico Freimuth, 4406.