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Atletica, Europei Indoor Belgrado 2017 - Subito fuori Howe e Jacobs, bene Randazzo. I risultati della mattinata

Solo un azzurro nella finale del lungo. Poca gloria, per gli italiani, sui 400. Il resoconto della prima mattinata di gare.

Atletica, Europei Indoor Belgrado 2017 - Subito fuori Howe e Jacobs, bene Randazzo. I risultati della mattinata
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Di Johnathan Scaffardi

Alterne fortune per l'Italia nella mattinata di Belgrado. In sede di qualificazione, fuori due azzurri su tre nel lungo maschile. Dopo il confortante avvicinamento, un passo indietro a livello europeo, con Howe e Jacobs fermi nelle posizioni di rincalzo. 7.71 il primo, 1cm meno il secondo, non basta per la finale. Passa, invece, un ottimo Randazzo. Avvio incerto, poi 7.89 e quinta prestazione. Nykyforov trova il miglior salto - 8.18 - piace Tornéus. 

Salutano, gli azzurri, anche nei 400. Lorenzi - 48"10 - e Lambrughi - squalificato - non superano il primo scoglio. Il crono di riferimento è del 19enne Vedel - personale in 46"65 - alle sue spalle lo spagnolo Bua, 46"72 con una gara d'attacco. Maslak passeggia e risparmia preziose energie. Al femminile, invece, nessuna italiana nella prova individuale. La Sprunger domina la prima batteria - 52"55 - e si candida per il podio, attenzione però ad Hejnova - 53"26 - Doyle e Petersen. Contatto e squalifica, la Guei, una delle possibile protagoniste, non è della partita. Per chiudere il discorso di casa Italia, applausi per Giulia Viola. Sui 3000, conferma il suo ottimo momento, terza nella prima batteria accede alla finale. 8'57"86 per lei. Yasemin Can corre in 8'52"33, PB, mentre la Muir, attesa a questa rassegna, controlla in 8'55"56. Il triplo condanna di contro la Derkach. 13.69 al terzo balzo, la qualificazione è 28cm più in là. La Elbe approda a 14.27, miglior misura di giornata.

La Hinriksdottir - 2'02"82 - guida negli 800, dove, senza difficoltà, avanza anche la Buchel. Al maschile, lo svedese Kramer firma un interessante 1'46"86, Tuka non entusiasma ma è in semifinale, ok Lopez, brilla Kszczot. Il polacco - 1'48"37 - è il favorito. 

La Germania si gioca carte importanti nei 60hs. La Dutkiewicz mette in fila la concorrenza - 7"86 - la Roleder  - 7"98 - sfida la connazionale. La Talay prova ad inserirsi, 8"15 e passaggio del turno anche per la Kallur. L'ungherese Marton conferma la sua leadership nel peso (18.44). 

Il quadro completo