Gianmarco Tamberi mette sul piatto carattere e personalità, ma l'orizzonte mondiale dista due, maledetti, centimetri. L'assenza prolungata presenta il conto, manca l'abitudine alla gara spalla a spalla, si notano le difficoltà lungo il percorso. Errori pesanti, che costano l'accesso in finale. Primato stagionale a 2.29, misura da qualificazione, non per Tamberi, fiaccato da alcune sbavature. Nel gruppo B, quello di Tamberi, solo due saltatori oltre i 2.31, Lysenko e Przybylko. Nell'A, invece, livello superiore. Barshim, favorito nella corsa all'oro, compie percorso netto. 2.31, senza appello. Bene anche Bondarenko, solo un'incertezza a 2.29 per il fuoriclasse ucraino. 

Sandra Perkovic cancella ogni dubbio nel disco. Dopo il nullo d'apertura, lancia a 69.67, mai nessuna a questa distanza in eliminatoria. Si avvicinano, nel secondo gruppo, Perez - 65.58 - e Stevens - 65.56. 

Nei 100hs, al femminile, sigillo di K.Harrison. L'americana firma il primo tempo assoluto - 12"60 - e controlla la terza batteria. Rispondono presente anche le altre favorite. 12"66 della Williams, a precedere la Dutkiewicz nella prima, 12"75 della Simmonds nella seconda, 12"72 di una Pearson pimpante nella quarta - qui seconda la veterana Harper. La quinta è più lenta, 12"87 per la Manning. 

Primi passi nel decathlon. Apertura dedicata ai 100, Warner sfreccia in 10"50. Nel lungo, assolo di Singkhon - 7.65 - un battito oltre il teutonico Kazmirek.