Will Claye atterra a 17.42. L'assalto, nel triplo, al primato mondiale del britannico Jonathan Edwards non porta risultati. A Tignes, 3032 metri d'altezza, dopo le bellicose dichiarazioni della vigilia, l'americano si aggiudica la gara, senza però avvicinare la barriera dei 18 metri, scalfita nel corso della stagione corrente. Claye, argento nel contesto mondiale, confina al secondo posto il connazionale Taylor, oro nella citata rassegna, 16.99 in quest'occasione. A proposito di salti, il sudafricano Manyonga, il dominatore del 2017 nel lungo, plana a 8.46, 24cm oltre il padrone di casa Gomis. 

Da Tignes a Varsavia. Serata di lanci, come da tradizione. Memorial Skolimowska, Pawel Fajdek, nel martello, arriva addirittura a 81.50. Si ferma invece nei pressi degli 80 metri Anita Wlodarczyk, primatista del mondo e campionessa in carica, come il connazionale. 79.80, ampio margine sulla Kopron. In un'annata complessa, con diverse battute d'arresto, non perde lo spirito combattivo Renaud Lavillenie. Nell'asta, 5.91 di qualità. Stanek supera Crouser nel peso, 22.01, record nazionale.

Robert Harting si aggiudica il disco, 66.05, ad Allen i 110hs, 13"20. Ostacoli che al femminile premiano la Nelvis, 12"65. 100 alla Santos, 11"22, la Lasitskene, nell'alto, paga forse le fatiche recenti. Domina comunque in 1.95. Licwinko in scia, 1.92.