Gocce di pioggia a bagnare la mitica pista di Zurigo. Temperature non esaltanti per una serata di atletica leggera. A contrastare il meteo avverso, la voglia di imporsi, di primeggiare. Escono, dalla prima tappa di finale della corrente Diamond League, risultati straordinari. Mo Farah torna re, campione nella morsa etiope. Stritolato a Londra, risorge nella nobile Svizzera. 13'06"05, una volata infinita, con il ruzzolone di Edris sul traguardo. L'oro mondiale è secondo, per un centesimo, terzo Kejelcha. Riscatto, come quello della Miller. Gambe bloccate sul finire dei 400, un opaco saluto iridato. A Zurigo, esce dalla curva, nei 200, in evidente ritardo, poi è una palla di cannone, brucia la Thompson, arriva al record nazionale, 21"88. 22"00 per la giamaicana, terza la Ta Lou, quarta la Schippers. I 3000 siepi offrono, poi, uno spettacolo clamoroso. Ruth Jebet, la primatista del mondo, la sconfitta di stagione, lancia gara veloce, è presto sola con la Chepkoech. L'ultimo giro di pista è infernale, seconda performance di sempre, 8'55"29. Jeruto terza e al personale, quarta una Coburn di rimonta. Nelle retrovie, Chespol e Kiyeng. 

Barshim - dopo il 2.40 di Birmingham - soffre un po' e si ferma a 2.36, misura superata alla terza prova. Ghazal è ancora secondo, 2.31, come il redivivo Bondarenko. Tre errori a 2.20 per Tamberi, scarico. Scarico come Renaud Lavillenie, tre sbavature alla misura d'ingresso, Sam Kendricks allunga ulteriormente la sua mano sull'asta, 5.87. Secondi a pari merito i polacchi Lisek e Wojciechowski. Intoccabile, negli 800, Caster Semenya. Rispetto alle abitudini, prende presto la testa, allunga sulla retta d'arrivo, 1'55"84. Niyonsaba seconda, Wambui terza.  

Makwala spreme il suo fisico, dimentica le recenti sofferenze e torna sotto i 44"00 nei 400. 43"95, oltre mezzo secondo su Roberts. Nei 400, questa volta con ostacoli, grande McMaster, 48"07. A Warholm - 48"22 - non basta il record nazionale di Norvegia. Hussein, finale super, eguaglia il personale, 48"45. Nei 100, Ujah respinge Meité, 9"97 per entrambi. Quinto Gatlin, settimo Powell. Nei 100hs, Pearson di carattere. Superba nell'uno contro uno, doma la Nelvis, 12"55 il crono. Nei 1500 U, sei keniani davanti. Trionfa Cheruiyot - 3'33"93 - poi Kiplagat e Manangoi. Quarto Kiprop.   

Concludiamo il nostro riassunto con alcuni concorsi. Manyonga - 8.49 - si prende il lungo, Vadlejch - 88.50 - batte Rohler nel giavellotto (solo quarto Vetter), la Rypakova - 14.55 - sfrutta l'opaca serata di Rojas ed Ibarguen nel triplo, mentre nel giavellotto femminile basta un normale 65.54 alla Spotakova. Assolo, infine, della Gong nel peso, 19.60.