Hanzekovic Memorial, 67esima edizione. Zagabria indossa l'abito di gala, l'atletica sbarca, nella serata di domani, in terra croata. Siamo al tramonto di stagione, ma i recenti risultati (a Berlino anche un primato mondiale) inducono alla massima attenzione. Croazia come detto, quindi Perkovic e Kolak. La prima è la signora del disco, senza rivali da diverso tempo, campionessa mondiale in carica dopo la rassegna londinese. La seconda è giovanissima, ma ha in bacheca un oro olimpico nel giavellotto conseguito a Rio. Arriva nell'impianto di casa dopo mesi difficili e una delusione, quella iridata, da cancellare. 

Il peso maschile offre i migliori interpreti in materia. Il n.1 del 2017, l'americano Kovacs, ritrova il neozelandese Walsh, perfetto nell'occasione più importante. Occhio anche a Stanek, ceco di recente sopra i 22 metri. Kendricks - 5.86 domenica in Germania - vola nell'asta, Guliyev accorcia, come a Berlino, e si cimenta nei 100, gara meno nelle sue corde. Contesto importante, perché ai blocchi si presentano anche Meité, solido, Powell e Blake. Cercano risposte i due giamaicani, un crono inferiore ai 10 netti. 

Nei 400hs, McMaster, unico al mondo ad abbattere il muro dei 48"00 nel 2017, primo a Zurigo davanti a Warholm, incrocia il campionissimo Clement. Negli ostacoli, Shubenkov - Baji al maschile, Manning - Castlin al femminile, dove manca K.Harrison, la primatista del mondo. La Wilson, seconda sui 600 alle spalle della Semenya nel citato meeting di Berlino, torna nella sua prova, gli 800, ed insegue conferme in vista della prossima annata. 

Infine, Isaac Makwala. Un periodo di flessione post mondiale, poi il prepotente ritorno sotto i 44"00 nei 400. Duella con Roberts, è il favorito. 

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Johnathan Scaffardi
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