Ad Ancona, cala il sipario sugli assoluti indoor di atletica leggera. Riflettori sulla velocità, Michael Tumi è il campione italiano dei 60, ma la vittoria non è certo in carrozza. Tumi, brillante in batteria e puntuale in semifinale, corre spalla a spalla con Galbieri e Zlatan e solo un'analisi approfondita dell'arrivo scioglie la prognosi. 6"70 per tutti, Tumi si impone per una questione di millesimi. Al femminile, situazione più definita, Anna Bongiorni ha margine e lo dimostra da subito, coprendo il primo atto in 7"30. Resta in quota e migliora in finale, scendendo a 7"27. Sul podio, Siragusa e Herrera.

Margherita Magnani, dopo i 1500, si impone anche nei 3000. Il divario è enorme, termina in 9'15"30. Doppietta, come per Bouih. Respinge Abdikadar anche sulla doppia distanza - 8'17"99, 26 centesimi tra i due. Nei 400 U, sigillo di Aceti - 46"95 - su Romani e Tricca, al femminile la Lukudo - 53"08 - brucia la Folorunso. Terza la Bazzoni, quarta la Spacca. 

Fabrizio Donato è eterno. Tre salti per sigillare il triplo, atterra a 16.94, poi osserva, dall'alto, fino al termine. Cade, tra le donne, la Derkach. Modesto 13.36, la Cestonaro approda 11 cm oltre e si prende il titolo. L'asta non regala particolare scosse, la Bruni supera alla prima prova i 4.35, sbaglia tre volte alla misura successiva. Peso U, infine, a Fabbri. 19.17 - nella sua serie anche un 19.12 - precede di due centimetri Bianchetti.