America ancora indigesta per Leonard Bundu. Alle soglie dei 42 anni, il pugile originario della Sierra Leone trapiantato in Toscana ha una nuova occasione
per conquistare la ribalta mondiale, ma deve arrendersi anche questa volta a un pugile americano molto più giovane e destinato a raggiungere grandi traguardi.
Sul ring allestito all'interno del Ford Amphitheater di Coney Island, recentemente ristrutturato, Bundu è opposto a Errol "The Truth" Spence JR, pugile newyorkese di 26 anni, con in palio un biglietto per affrontare Kell Brook, britannico titolare della corona IBF dei pesi welter (sempre che l'inglese sopravviva al match del 10 settembre contro Gennady Golovkin, previsto nella categoria dei medi, e decida poi di scendere nuovamente di categoria...).

Scottato dall'esperienza del dicembre 2014, quando a Las Vegas si arrese a Keith Thurman, Bundu si è avvicinato in modo diverso al match, con una preparazione atletica e tattica molto più attente, ma nulla ha potuto contro la potenza di Spence. I 17 ko nei precedenti 20 incontri rappresentavano un biglietto da visita sicuramente impressionanti, così come impressionate è stata la sicurezza con cui Spence è salito sul ring, consapevole dei suoi mezzi e sicuro di poter chiudere la pratica quando voleva. Bundu ha tentato coraggiosamente di fare il match, ha portato dei buoni colpi e ha provato costantemente ad accorciare le distanze per vanificare l'allungo superiore dell'americano, ma nulla ha potuto quando Spence ha fatto valere la potenza dei suoi pugni. Alla sesta ripresa, Bundu va a terra due volte (la prima non è contato), la seconda in seguito a un terrificante uno-due che non gli lascia scampo.

Bundu subisce dunque la seconda sconfitta della carriera (33 vittorie, 2 pareggi), la prima per ko. Svaniti i sogni mondiali, proverà ora a difendere il titolo europeo, molto probabilmente contro Malignaggi. Spence, che secondo una leggenda metropolitana avrebbe mandato al tappeto durante un allenamento sua maestà Mayweather, attenderà invece l'esito del match di Brook e delle future decisioni dell'inglese, in vista però di un'inevitabile sfida con Keith Thurman.

Prima ripresa
Bundu parte senza risparmiarsi e mette subito all'angolo Spence, sorpreso per l'inizio dell'italiano. Lo statunitense mantiene il ritmo alto di Bundu, provando a entrare nella sua guardia col sinistro al corpo. Bundu è mobile sulle gambe e prova ad accorciare le distanze per annullare il maggiore allungo dell'avversario. Spence è pericoloso col montante destro, ma Bundu replica col gancio destro, cambiando di continuo guardia per non dare riferimenti a Spence. Primo round molto equilibrato, i colpi più precisi sono però stati di Spence.

Seconda ripresa
Bundu parte come nel primo round. Spence è guardingo, va a vuoto col gancio sinistro e viene sorpreso dalla replica di destro di Bundu. L'americano aumenta la produzione offensiva, con diretto destro che tiene a distanza Bundu. Il campione d'Europa tenta l'affondo in più di un'occasione, ma Spence è rapidissimo a divincolarsi e a replicare cercando e trovando il tronco dell'avversario. Bundu colpisce in conclusione di round col montante destro, ma non gli basta per aggiudicarsi la ripresa.

Terza ripresa
Questa volta è Spence a partire all'attacco. Bundu va a segno col gancio sinistro che centra il volto di Spence. Bundu replica il colpo col sinistro, mentre l'americano
porta un numero maggiore di colpi, seppur meno spettacolari. Spence evita la corta distanza e sembra voler far sfogare l'italiano, contando su una maggiore freschezza atletica e, rimarchiamolo, sul maggiore allungo, che impedisce a Bundu di avvicinarsi. Ripresa all'americano.

Quarta ripresa
Bundu fa male a Spence col montante destro, portando il colpo più preciso delle sue prime quattro riprese. Spence accusa e prova immediatamente a reagire col diretto destro. Bundu dà battaglia e riesce anche ad accorciare la distanza in un paio di occasioni, sorprendendo l'americano con un'inattesa velocità. I due pugili si affrontano a viso aperto, Spence mette a segno dei pesanti diretti sinistri e un gancio destro con cui rallenta l'attività dell'azzurro. Spence cresce secondo dopo secondo e riesce a ribaltare l'esito della ripresa.

Quinta ripresa
Il round inizia con ritmi più lenti rispetto ai precedenti. Bundu prova a venire avanti e va a segno con un diretto destro. Il muro difensivo di Spence però è solido, gli assalti di Bundu sono respinti agevolmente. Bundu deve fare attenzione ai colpi di rimessa dell'avversario, ma con un assalto a due mani negli ultimi secondi riesce ad aggiudicarsi una ripresa equilibrata, molto tattica.

Sesta ripresa
Spence viene avanti e chiude Bundu alle corde. L'americano sembra deciso a terminare l'incontro. Bundu esce una prima volta, ma subisce un preciso sinistro al corpo che gli pietrifica le gambe. L'italiano riconquista il centro del ring, ma va nuovamente in difficoltà per un gancio destro, finendo al tappeto. L'italiano si rialza, l'arbitro non lo conta - forse notando una spinta dell'americano - ma Spence sente l'odore del sangue e chiude il match con immensa classe: Bundu va ancora al tappeto, subendo un pesantissimo ko dopo un terribile, potentissimo uno due alla mascella e al corpo.
Bundu resta a terra sotto le corde, visibilmente sofferente. L'arbitro ferma subito l'incontro. Che potenza i colpi di Spence! L'italiano resta a terra per qualche minuto, per poi rialzarsi, visibilmente deluso.

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