Nel giorno di una vittoria francese, di una crisi per Froome, di una doppia Alpe d’Huez, di un bel Moser terzo al traguardo, ma anche di un Tour probabilmente finito. Sono 172 i chilometri da coprire e la Saxo di Contador punzecchia Froome fin dall’inizio. Davanti gli eroi di giornata sono in nove, con Vogt, Moser, Boom e Chavanel tra questi. La Saxo movimenta la gara lanciando Paulinho e Roche in avanscoperta. Si rivelerà un’azione inutile. Fino alla prima delle due ascese sull’Alpe d’Huez gli uomini di classifica non giocano a carte scoperte. E solo dalla prima volta sull’Alpe, la fatica inizia delineare la corsa.

Roche finisce il suo carburante e lascia andare Paulinho, mentre davanti è l’americano T.J. Van Garderen che allunga solitario. Pesto però anche Paulinho rientra nei ranghi ed ormai tutto il gruppo di fuggitivi si sfalda. Moser e Riblon rientrano su Van Garderen e diventano trio di testa. Al primo passaggio sull’Alpe d’Huez i tre vantano 7’ su un gruppetto che ha Schleck e Rolland tra gli atleti a formarlo, ma saranno una realtà che combinerà ben poco. Froome è a 8’20” dalla testa della corsa.

A scendere dal Col de Sarenne, Van Garderen e Riblon vengono raggiunti da Moser, che aveva pagato lo sforzo di poco prima. L’italiano allunga e Van Garderen deve fermarsi perché la catena gli si blocca tanto da impedirgli il pedalare. Riblon esce di strada mentre scende con Moser. Il francese ‘tira dritto’ ad un tornante e finisce dentro un ruscello, ma per sua fortuna niente di più. Riprenderà in pochi secondi. Froome è sempre a più di 8 minuti. Kreuziger prima e Contador attaccano in discesa. Riescono a guadagnare 20”, ma quando sanno che dietro la Movistar sta tirando il gruppo di Froome – per Quintana – preferiscono alzarsi e non insistere. Riblon intanto riprende Moser. Anche Van Garderen riuscirà nello stesso esito.

All’inizio della seconda e decisiva scalata sull’Alpe d’Huez, la gambe di Moser iniziano a lampeggiare. Van Garderen e Riblon allungano, l’italiano non li riavrà più vicini se non dopo l’arrivo. Van Garderen stacca poi anche Riblon e diventa la solitaria testa della corsa. In gruppo le prima schermaglie, con Froome che inizia fare i suoi brevi e tremendi allunghi, tanto che rimane con Rodriguez e Quintana. Tutti gli altri, Contado compreso, non riescono a tenere il passo. A 5 chilometri dalla fine Froome ha una crisi di fame. Fa segno di avere bisogno dell’ammiraglia alzando il braccio, ma il regolamento non permette interventi di rifornimento a così poco dall’arrivo. Riesce a far rientrare l’allarme con degli zuccheri dategli da Porte. Davanti chi scoppia e Van Garderen che, in testa da solo, si fa magiare metri su metri dal francese Riblon, che lo supera nel finale. La storia della doppia scalata suul’Alpe d’Huez aspetta il transalpino dell’AG2R. Riblon festeggia, ma anche Froome può iniziare a decidere come farlo domenica sera. All’arrivo guadagnerà ancora su tutti i diretti avversari della generale, nonostante gli ultimi chilometri molto sofferti.

Ordine d’arrivo (prime posizioni)

1° Christophe Riblon

2° Van Garderen             58”

3° Moser              1’26”

4° Quintana             2’11”

5° Rodriguez           s.t.

6° Porte                   3’18”

7° Froome               s.t.

8° Valverde            3’20”

9° Fuglsang            4’15”

10° Contador          s.t.

Classifica Generale (prime posizioni)

1° Chris Froome

2° Contador          5’11”

3° Quintana          5’32”

4° Kreuziger         5’44”

5° Rodriguez         5’58”

6° Mollema           8’58”

7° Fuglsang           9’33”

8° Rogers              14’26”

9° Kwiatowski      14’38”

10o Ten Dam        14’39”