La prepotente volata di Gaviria, posta a un passo dall'assolo di Stybar, introduce alla quarta tappa della Tirreno - Adriatico, perché l'argomento di giornata è il medesimo: sprint di gruppo o soluzione individuale?

I chilometri, da Montalto di Castro a Foligno, sono 222, giornata interminabile quindi, con quattro difficoltà, poste dopo i primi 100 km. L'inizio non propone infatti alcuna asperità, il percorso è mosso, ma non tale da spezzare la gara. L'ascesa verso Valico della Somma è il primo esame di giornata, utile a condurre il plotone verso un circuito di oltre 40 km chiamato a chiarire le forze in campo. 

All'interno del circuito, la salita di Montefalco - punte del 12% in rari tratti - da percorrere due volte e, dopo un primo transito sul traguardo - il "decollo" verso Trevi. La presenza, nei 30 km conclusivi, di due Gpm, in sequenza, può esaltare corridori alla Sagan, che hanno nella sparata conclusiva il punto di forza. 

In vetta al secondo passaggio a Montefalco mancano all'arrivo 15 km, buona parte in discesa, prima di un ultimo tratto totalmente pianeggiante, chi trae vantaggio può quindi resistere al ritorno del gruppo. Lotta aperta: da una parte il campione della Tinkoff, Boasson Hagen, Stybar, senza dimenticare Valverde, Kwiatkowski, Van Avermaet, dall'altra velocisti puri, costretti a difendersi per sparare tutto nell'abbrivio conclusivo, come Cavendish e Gaviria. 

Il percorso: 

Il finale: