Dopo tre anni di assenza torna al Tour de France il Mont Ventoux e lo fa da protagonista. Il Gigante della Provenza infatti sarà sede dell'arrivo della dodicesima tappa, lunga 184 chilometri con partenza da Montpellier.

L'ultima volta che la Grand Boucle è arrivata sul Monte Calvo ad imporsi è stato Chris Froome, con un'azione che rimarrà impressa nella storia del ciclismo, anche se la frazione che è più scolpita nella mente degli appassionati è sicuramente quella del 2000, anno in cui un ritrovato Marco Pantani battè Lance Armstrong. In totale, il Mont Ventoux è stato sede di arrivo di una tappa del Tour per nove volte, la prima nel 1958 con una cronoscalata vinta da Charly Gaul. Il Ventoux però è stato anche teatro di uno degli episodi più tristi ed eclatanti del ciclismo, ovvero la morte di Tom Simpson. Il ciclista britannico andò in crisi e pochi minuti dopo ebbe un collasso cardiaco dovuto alla disidratazione, alla fatica, ma anche alla precedente assunzione di anfetamine, che fanno di Simpson una delle prime vittime del doping.

Tornando all'attualità, la tappa che vedrà protagonista il Gigante della Provenza sarà la dodicesima: partenza da Montpellier e arrivo in cima al Ventoux. Il percorso seguirà la falsa riga dei classici tracciati che prevedono la scalata finale al Ventoso, quindi percorso quasi interamente piatto, prima dei 24 lunghissimi chilometri di salita che attendono la battaglia tra i big della classifica generale.

L'altimetria ufficiale taglia i primi dieci chilometri che, tolti duemila metri al 9%, sono poco più di un falsopiano, ma dal decimo in poi si farà sul serio. I corridori dovranno affrontare un tratto, lungo sei chilometri, dove le pendenze non scenderanno mai al di sotto del 9.1% ed è lì che ci saranno i primi attacchi di chi punta alla maglia gialla finale. Per due chilometri, poi, i corridori potranno tirare il fiato, prima del grande finale dove anche il paesaggio assume sembianze diverse, diventando da boschivo a lunare.

Gli ultimi quattromila metri hanno una pendenza media dell'8.1% ed è qui che si deciderà chi alzerà le braccia trionfanti sotto l'antenna che caratterizza la sommità del Mont Ventoux.