Terzo successo parziale al Tour de France 2016 per lo slovacco Peter Sagan. Il corridore della Tinkoff, che sopra la maglia iridata di campione del mondo indossa quella verde di leader della classifica a punti, la spunta al fotofinish sul traguardo di Berna, sede d'arrivo della sedicesima tappa di questa edizione della Grand Boucle. Battuto di un soffio, grazie a un tempismo perfetto con il colpo di reni, il norvegese Alexander Kristoff del Team Katusha, che già pregustava la vittoria in volata. Sprint a ranghi ristretti quello che va in scena nella capitale svizzera, con alcuni tra i velocisti più forti del gruppo (Kittel, Coquard e Greipel) staccatisi sugli strappi del finale. Terzo chiude il norvegese Enger della IAM Cycling, davanti al tedesco John Degenkolb e all'australiano Michael Matthews, mentre è solo sesto il padrone di casa Fabian Cancellara. Chris Froome conserva la maglia gialla, mentre domani è previsto il secondo e ultimo giorno di riposo di questo Tour. 

La sedicesima tappa del Tour de France 2016 prevede uno sconfinamento in Svizzera: sono infatti 209 i chilometri da percorrere, da Moirans-en-Montagne a Berna, su un tracciato mosso soprattutto nel finale cittadino. Un solo gran premio della montagna da affrontare per i corridori, di quarta categoria, a venti km dalla conclusione (la Côte de Mühleberg, 1.2 km di lunghezza al 4.8% di pendenza media). In avvio sono due uomini della Etixx-Quickstep, il tedesco Tony Martin e il francese Julian Alaphilippe ad avvantaggiarsi sul gruppo, mentre al loro inseguimento si portano in quattro: Lawson Craddock (Cannondale-Drapac), Nicolas Edet (Cofidis), Vegard Breen (Fortuneo-Vital Concept) e Timo Roosen (Lotto NL - Jumbo). I contrattaccanti non riescono però a recuperare su uno scatenato Martin, venendo invece poi ripresi dal gruppo maglia gialla, tirato a tutta dalle squadre dei velocisti. In testa alla corsa è il poderoso passista tedesco a fare l'andatura, con Alaphilippe a lungo alla sua ruota. I due al comando guadagnano anche sei minuti sul plotone, prima che il loro vantaggio scenda inesorabilmente nel finale di giornata, quando infatti avviene il ricongiungimento. Prima Alaphilippe, poi Martin devono arrendersi intorno ai venti chilometri dall'arrivo, ed è quindi il portoghese Rui Alberto Faria da Costa, iridato di Firenze, a partire all'attacco.

L'azione del corridore della Lampre-Merida costringe Stephen Cummings della Dimension-Data agli straordinari. E' poi il Team BMC di Greg Van Avermaet a raggiungere il lusitano, mentre sugli ultimi saliscendi perdono contatto in tanti, tra cui Bryan Coquard, Marcel Kittel e Andrè Greipel. Uno strappo in pavè a tre chilometri dalla conclusione sembra costituire il perfetto trampolino di lancio per i finisseur: ci provano infatti il belga Sep Vanmarcke e il lituano Ramunas Navardauskas, ben controllati da ciò che rimane del gruppo. Si giunge così al traguardo in volata, e il primo a partire è Alejandro Valverde sulla sinistra della sede stradale. Dalla parte opposta si muove John Degenkolb, ma la progressione migliore sembra essere invece quella del norvegese Alexander Kristoff, allo scoperto in anticipo rispetto a Peter Sagan. Il campione del mondo recupera però a fionda sul velocista della Katusha, lo affianca sulla linea di arrivo e con un gran colpo di reni lo precede prendendosi la terza vittoria di tappa del suo Tour. Chris Froome resta in giallo e domani si godrà il giorno di riposo da leader incontrastato della generale, in attesa di un'altra tappa di montagna alla ripresa delle operazioni. 

Ordine d'arrivo. 1. Sagan in 4h 26'02". 2. Kristoff s.t. 3. Engen s.t. 4. Degenkolb s.t. 5. Matthews s.t. 6. Cancellara s.t. 7. Vanmarcke s.t. 8. Richeze s.t. 9. Boasson Hagen s.t. 10. Van Avermaet s.t.

Classifica generale. 1. Froome in 72h 40' 38". 2. Mollema a 1'47". 3. Yates a 2'45". 4. Quintana a 2'59". 5. Valverde a 3'17". 6. Bardet a 4'04". 7. Porte a 4'27". 8. Van Garderen a 4'47". 9. Martin a 5'03". 10. Aru a 5'16".