Con l'ultima fatica alpina, cala il sipario sull'edizione 2016 del Tour de France. Domani, consueta passerella finale, per celebrare Chris Froome e il Team Sky. Quest'oggi, da rifinire classifica e posizioni, con sei campioni raccolti in poco più di due minuti. Bardet - ieri all'attacco - ha una manciata di secondi su Quintana e poco più su Yates e Porte. Più indietro Aru e Valverde. Qualche goccia di pioggia ad accendere il Tour, capitomboli e sorprese, anche Froome a terra. Con la bicicletta di Geraint Thomas e una serie di ammaccatture, aggrappato a gregari straordinari, sofferente al traguardo. Il risveglio del Tour, al tramonto. Non è in discussione il successo del keniano bianco. 

Il percorso odierno offre vari spunti d'interesse. Il disegno ripercorre quello della 19° tappa, alta montagna, ascese probanti. L'arrivo non è però in quota, dopo l'ultimo scollinamento, infatti, tratto favorevole, ulteriore rimbalzo all'insù e picchiata verso Morzine.

La prima fatica di giornata al km 21, il gruppo deve superare il Col des Aravis, 6.7 km al 7% di pendenza media. Dopo il traguardo volante di Le Grand Bornand, iniziano i tornanti che conducono al Col de la Colombiere. Gpm di prima categoria, quasi 12 km, 6% di pendenza media.  

Tra il Col de la Colombiere e il Col de la Ramaz, un lungo passaggio intermedio, senza ulteriori scosse, una trentina di chilometri per recuperare le energie in vista dell'infuocato finale. Per raggiungere i 1419 metri del Col de la Ramaz, occorre infatti superare 14 km di ascesa, con punte interessanti. Il traguardo è tuttavia lontano, difficile ipotizzare un affondo qui. 

Il momento decisivo sul Col de Joux Plane. Dopo un primo chilometro impegnativo, la salita si attesta su una pendenza tra il 6.8 e l'8.8% per alcuni chilometri, prima di impennarsi ulteriormente nella seconda parte. Tra il sesto e il dodicesimo chilometro, non si scende mai sotto il 9%, con strappi al 10.5%. 

Come detto in precedenza, la corsa non si chiude qui, mancano 12km all'arrivo. Qualche metro in discesa, poi strada nuovamente insidiosa verso il Col du Ranfolly. A seguire, picchiata rapida e ultimo chilometro pianeggiante per approdare a Morzine.

Il percorso

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Johnathan Scaffardi
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