Il Bahrain Merida Cycling Team comincia a prendere una forma ben delineata, con connotazioni sempre più azzurre. Dopo l’ingaggio di Vincenzo Nibali, infatti, il team che fa riferimento al principe Nasser bin Hamad al Khalifa ha ufficializzato l’arrivo di altri due corridori: Manuele Boaro e Giovanni Visconti. Il primo arriva dalla Tinkoff, 29 anni e un passato da gregario, anche al fianco di Alberto Contador nel trionfo del Giro d’italia 2015, mentre il secondo è in Movistar dal 2012 e vanta, tra le altre cose, due vittorie di tappa nel Giro 2013 e tre titoli nazionali in linea. Sono loro i primi nomi ufficializzati dal nuovo team del World Tour e probabilmente arrivano su diretta indicazione di Nibali che tra le altre cose conosce bene Visconti.

La campagna acquisti però è tutt’altro che terminata. Sfumati Kreuziger, approdato in Orica, e Roche, accasatosi alla Bmc, l’organico è ancora tutto in divenire e i rinforzi più vicini sembrano essere Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti, fedelissimi dello Squalo in questi anni all’Astana. Difficile invece che possa arrivare Michele Scarponi che ha da poco rinnovato con il team kazako. Circola anche il nome di Louis Meintjes, sudafricano classe ‘92 della Lampre che ha chiuso in ottava posizione l’ultimo Tour de France: potrebbe essere lui a raccogliere il testimone di Nibali tra qualche anno.

Il team del Bahrain non ha però solo in mente nomi da grandi giri e prova a strizzare l’occhio anche alle classiche del Nord corteggiando quel Diego Ulissi che finora non è mai riuscito a fare la differenza nelle corse di un giorno, nonostante le sue caratteristiche sembrino adatte per quel tipo di gare. Tra velocisti invece il nome che circola con più insistenza è quello di Sonny Colbrelli, talentuoso corridore della Bardiani pronto a passare al World Tour.

Fino a qui ovviamente sono solo voci, ma c’è da scommettere che ben presto verranno sciolti molti dubbi legati a questo ambizioso progetto e il Bahrain Merida Cycling Team inizierà ad avere un volto più definito, resta da vedere se a tratti sempre più azzurri.

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