A caccia del riscatto dopo un'estate caratterizzata da problemi fisici di vario tipo, Alberto Contador si ripresenta ai nastri di partenza della Vuelta a Espana 2016 nel ruolo di favorito numero uno per la vittoria finale. Già trionfatore nel 2008, 2012 e 2014, il corridore della Tinkoff è reduce dalla sfortunata partecipazione al Tour de France dello scorso luglio. Caduto due volte durante la prima tappa della Grand Boucle, Contador si è infatti dovuto ritirare al momento di affrontare le grandi salite pirenaiche, vanificando così mesi e mesi di preparazione per l'obiettivo principale della sua stagione.

Con il Tour se ne è andato anche il sogno di mettersi al collo una medaglia olimpica, su un percorso mai così duro come quello di Rio 2016. Un po' come accaduto due anni fa, quando dovette lasciare la Francia per una frattura alla tibia, l'uomo di Pinto cerca nella Vuelta chances di raddrizzare una stagione finora amara. Tornato alle gare nella Clasica di San Sebastian, Contador ha poi partecipato, aggiudicandosi la classifica generale, la Vuelta a Burgos, breve corsa a tappe di inizio agosto, portando così a cinque i suoi successi nel 2016, dopo aver vinto una tappa in Algarve, una tappa e la classifica finale del Giro dei Paesi Baschi, e il cronoprologo in salita di Les Gets al Giro del Delfinato. Il suo feeling con la corsa di casa è cresciuto negli ultimi anni: dopo aver trionfato per manifesta superiorità nel 2008, Contador ha emozionato nel 2012 quando, appena rientrato dopo la squalifica per il caso clenbuterolo, si è preso la maglia rossa (ai danni di Joaquim Rodriguez) con una fuga da lontano nella tappa di Fuente de Dè. Un successo atteso e conquistato con caparbietà e senso scenico, caratteristiche che fanno di questo trentatreenne uno dei campioni più apprezzati del ciclismo internazionale.

Altrettanto sorprendente il suo ultimo trionfo alla Vuelta, datato 2014. In quell'occasione Contador aveva appena recuperato dall'infortunio alla tibia del Tour de France, dichiarando di non voler correre con ambizioni di classifica, salvo risultare il più forte in salita e battere gli avversari Froome e Valverde.

Nell'edizione 2016 è pronto a tornare protagonista sulle strade di casa. Rispetto ai rivali più accreditati, i soliti Valverde, Froome e Quintana, il Pistolero ha dalla sua il vantaggio di aver corso meno durante gli ultimi due mesi, mentre gli altri hanno speso energie preziose alla Grand Boucle e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Anche il percorso lo favorisce, in una Vuelta ormai sempre più appannaggio degli scalatori e piena zeppa di salite sin dalla prima settimana. Una volta superato lo scoglio della cronometro a squadre inaugurale (la sua Tinkoff non è tra le migliori nella specialità contro il tempo), Contador potrà gestire le forze sulle prime asperità delle Asturie, mentre sarà chiamato a fare la differenza dai Pirenei in poi. Se la condizione sarà quella mostrata fino al Giro del Delfinato, il podio non dovrebbe sfuggirgli, anche a causa di qualche defezione illustre nel team Astana (ogni riferimento a Vincenzo Nibali e Fabio Aru è puramente voluto). Il padrone del Tour Chris Froome ha dimostrato più volte di non essere particolarmente adatto ai tracciati della Vuelta, in difficoltà sulle salite da pendenze in doppia cifra messe sul percorso dagli organizzatori. Ecco perchè il principale avversario per Contador potrebbe essere Nairo Quintana, il colombiano della Movistar reduce da un Tour corso in penombra, nonostante il terzo posto sul podio di Parigi.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]