Si alza il sipario sulla Vuelta edizione 2016. Chiusa la parentesi olimpica, la carovana delle due ruote si sposta in Spagna per l'ultimo grande giro di stagione. Il parterre è di primo piano e offre diversi spunti di riflessione. Difficile identificare, al via, un favorito unico. Tre nomi spiccano sul resto della compagnia. Chris Froome, innanzitutto. Il britannico, leader del Team Sky, raggiunge le terre iberiche dopo il successo al Tour e la partecipazione alla rassegna a cinque cerchi, sognando una storica doppietta. Di altro umore Alberto Contador e Nairo Quintana. Il Pistolero, fermato al Tour da malasorte e cadute, chiede aiuto alle amate montagne di casa, mentre il colombiano, anonimo in Francia, insegue pronto riscatto, per uscire dal limbo che separa buoni corridori e campionissimi. 

La corsa prende il via quest'oggi con un'interessante cronosquadre, utile a delineare la prima classifica generale. I chilometri da percorrere sono 27.8, da Ourense Provincia Termal/Balneario de Laias al Parque Nautico de Castrelo de Mino. Il percorso non presenta alcuna difficoltà, è interamente pianeggiante, quindi adatto a specialisti del format. Proprio la possibilità di proporre un'andatura elevata, per l'intero arco della prova, preclude a distacchi elevati. Distanze risicate al termine, almeno questo dice la carta. 

Diverse formazioni hanno ambizioni importanti, puntano a giocarsi il successo parziale. La Movistar - Valverde affianca Quintana - ha una formazione adatta a una cronometro a squadre, così come l'Astana, pur priva delle sue punte azzurre. Poi ci sono formazioni da sempre vicine alla specialità, come Orica e Etixx, mentre Froome, con il treno in nero, può di certo concludere positivamente l'impegno. Da valutare, invece, la tenuta della Tinkoff di Alberto Contador. 

La prova si svolge in serata, prima formazione a prendere il via è la Bora-Argon 18 (18.26), l'ultima proprio la Tinkoff. L'Astana parte presto - alle 18.30 - Movistar e Sky poco prima invece della squadra del cavaliere di Pinto.  

Il percorso