Urdax-Dantxarinea - Aubisque-Gourette, 196km, 4 Gpm, l'ultimo di categoria speciale. La Vuelta 2016 vive oggi una delle sue giornate di maggior rilievo. Nairo Quintana indossa da alcuni giorni la maglia di leader della classifica, ma alle sue spalle lo sgraziato Chris Froome lancia segnali nitidi. Il keniano - in bianco - non vuol fermarsi a un pur prestigioso successo di tappa. L'obiettivo è avvicinarsi a Nairo, o quantomeno mantenere inalterato il distacco in vista della cronometro. Pare lotta a due, con Valverde sullo sfondo. Contador la variabile impazzita. 

L'uscita odierna porta i corridori in territorio francese e "costringe" il gruppo ad affrontare alcune delle più celebri salite di Francia. Solo la fase iniziale è pianeggiante o quasi. Dopo una manciata di chilometri, la strada inizia a salire, anche se in modo impercettibile. Cambio repentino intorno al km40, prime rampe del Col Inharpu. 11.5km, pendenza media del 7.1%. La seconda fatica, a stretto contatto con la prima, prende corpo intorno al km 90. Col du Soudet, una scalata interminabile, all'interno della quale non mancano tratti favorevoli, in cui recuperare preziose energie. I chilometri all'insù sono 24, ma come testimonia la pendenza media - 5.2% - non è una salita regolare. Nei punti di maggior difficoltà si arriva al 15%. 

La corsa entra nel vivo con il Col de Marie-Blanque. Mancano una quarantina di chilometri al traguardo, probabile una prima scrematura del gruppo, con un cambio di passo in testa. 9.2km, 7.5% di pendenza media, si arriva al 13.5% in alcuni settori. Dopo la successiva discesa, traguardo volante e spazio al mitico Col d'Aubisque

L'Aubisque non "offre" pendenze improbabili, è anzi costante, ma giunge al termine di una tappa particolarmente difficile, può quindi far male. Intorno al km4, primo strappo al 10%. La soluzione - con ogni probabilità - nei 4km finali, quando, dopo un secondo spezzone al 10%, la pendenza resta costantemente tra l'8% e il 9%. La classifica può subire oggi importanti variazioni, possibile il pesante passo indietro di qualche pezzo da novanta. Disegno perfetto per uno scalatore puro alla Quintana, ma Froome è in evidente crescita, specie dal punto di vista mentale. 

Il percorso