Si disputerà mercoledì 28 settembre l'edizione 2016 della Milano-Torino, classica d'autunno organizzata dal gruppo editoriale RCS Sport. Mai come quest'anno sarà l'occasione per vedere all'opera tanti corridori che chiuderanno poi la loro stagione al Giro di Lombardia del primo ottobre. A difendere la vittoria dello scorso anno, il piemontese Diego Rosa dell'Astana, che nel 2015 fu protagonista di una grande azione personale sulle rampe che portano verso la basilica del Colle di Superga. 

Con Rosa ci sarà il compagno di squadra Fabio Aru, reduce da una stagione non entusiasmante dal punto di vista dei risultati, ma apparso in buone condizioni di forma nella prova in linea degli Europei di Plumelec vinta da Peter Sagan. Le speranza azzurre non si fermano però al duo dell'Astana, comprendendo invece Diego Ulissi, vincitore nel 2013, Giovanni Visconti, Damiano Cunego, Michele Scarponi, Domenico Pozzovivo e Davide Formolo. Tutti corridori in grado di piazzare lo scatto buono sulla salita di Superga, ma che dovranno fare i conti con una concorrenza agguerrita, capitanata da Joaquim Rodriguez della Katusha, il catalano agli sgoccioli della sua prestigiosa carriera. Oltre a Purito, ecco il vincitore dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi Wouter Poels, il polacco Rafal Majka (secondo lo scorso anno), il basco Mikel Landa, i francesi Romain Bardet (sul podio del Tour de France alle spalle di Chris Froome) e Warren Barguil, senza dimenticare lo spagnolo Dani Moreno (bronzo a Plumelec) e i due colombiani Darwin Atapuma e Rigoberto Uran. Presente anche Nairo Quintana, fresco trionfatore alla Vuelta a Espana, mentre dovrebbe rivedersi in gruppo Samu Sanchez, rientrante dopo il k.o. subito durante la corsa di casa.

Il percorso, 186 km dalla Lombardia al Piemonte, prevede in realtà solo due difficoltà altimetriche di rilievo, rappresentate entrambe dalla salita di Superga, da affrontare due volte. Partenza da San Giuliano Milanese (Sesto Ulteriano) per attraversare su strade pianeggianti la pianura padana con una lunga progressione attraverso le piane di Vigevano e la Lomellina fino alle porte di Casale Monferrato dove il profilo altimetrico della corsa comincia a muoversi con i dolci saliscendi che portano al circuito finale. Dopo San Mauro Torinese si costeggia il Po in Corso Casale per salire alla basilica di Superga una prima volta per poi scendere su Rivodora con una discesa impegnativa (si devia seicento metri prima dell’arrivo) che riporta a San Mauro e quindi risalire fino all’arrivo con pendenze anche oltre il 10%. Rifornimento fisso a Morano sul Po (km 92-95). Le rampe di Superga misurano 4.9 km di lunghezza, con una pendenza media del 9% e punte intorno al 14%. L'ascesa inizia nell'abitato di Torino, in Corso Casale, e diventa particolarmente dura dopo due chilometri e mezzo, con lunghi tratti al 10% e un centianio di metri quasi al 15%. A seicento metri dall’arrivo svolta verso sinistra per affrontare una rampa all’8,2% e quindi ultima curva a cinquanta metri dalla conclusione.