All'arrivo di Bergamo, dopo aver conquistato la prima classica monumento della carriera, il sorriso di Esteban Chaves è assolutamente contagioso. Il colombiano del Team Orica Bike-Exchange è infatti entusiasta per la vittoria al Giro di Lombardia, "la classica di un giorno che preferisco"

"Oggi per me si avvera un sogno - dice Chaves in conferenza stampa - ho iniziato la mia carriera da professionista proprio qui in Lombardia, a Curno, vicino a Bergamo, dove ho vissuto per ben due anni. Claudio Corti, che allora era il direttore del Team Colombia, mi ha trasmesso l'amore per il ciclismo italiano. Ed oggi è incredibile essere il primo non europeo a vincere Il Lombardia e il primo colombiano a vincere una Classica Monumento. All'ultimo chilometro ho avuto paura di perderlo, ma sapevo comunque di aver fatto del mio meglio fino a quel momento. Sono uno specialista dei Grandi Giri, e in questa stagione ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato all'inizio dell'anno. Ma c'è una corsa di un giorno che ha un posto speciale nel mio cuore, ed è proprio questa".

Diverso l'umore del secondo classificato, l'italiano Diego Rosa, beffato in volata ma comunque autore di una prova maiuscola: "Peccato - dice a caldo il portacolori dell'Astana - ci ho creduto davvero tanto, sapevo che Chaves era più veloce di me in volata, così ai trecento metri dall'arrivo ho provato ad allungare ma Rigoberto Uran mi ha seguito ed ha chiuso il gap. Se fossi riuscito a prendere un paio di metri di vantaggio forse avrei vinto. Ci riproverò sicuramente. Se ripenso alla mia gestione della corsa, credo che forse avrei potuto fare a meno di fare quello scatto ai meno 1.500 metri, è stato inutile, però sapevo che Chaves era il più veloce, speravo di sorprenderli ma non ha funzionato. Naturalmente c'è delusione per una vittoria sfumata a cinquanta metri dall'arrivo, ma questa prestazione mi dà tanta consapevolezza. Voglio tornare qui per vincere. Questa è stata la mia ultima corsa con l'Astana Pro Team, nei prossimi gorni vi comunicherò il mio futuro".

Conferenza stampa dal retrogusto amaro anche per il terzo classificato, Rigoberto Uran, altro colombiano del Team Cannondale-Drapac: "Nel finale ho fatto un piccolo errore in discesa e l'ho pagato. Alla fine comunque le cose sono andate abbastanza bene. Sono sul podio di una grande classica. Siamo arrivati insieme e il più veloce ha vinto lo sprint. Esteban aveva le gambe migliori di tutti noi nel gruppo di testa. Sono andato veramente forte tutto il giorno, ma ho sempre fatto leggermente fatica in discesa. Ero un po' spaventato e così ho perso tempo ad ogni curva. Questa però è una corsa bellissima e sono orgoglioso di aver lottato per la vittoria".