E' un addio al veleno quello che Oleg Tinkov, magnate russo proprietario della squadra che porta il suo nome, riserva in generale al mondo del ciclismo e in particolare ad Alberto Contador, suo corridore negli ultimi anni. Il Pistolero viene infatti attaccato con parole pesantissime, descritto come una persona ossessionata dal Tour de France e, in definitiva, come un uomo triste e solo. Tinkov saluta il ciclismo professionistico dopo il Giro di Lombardia, ultima corsa del calendario Pro Tour, e non manca di riservare stoccate a destra e a manca.

Sostiene che il suo sport è ormai in una fase di declino irreversibile, che l'UCI dovrebbe prendere esempio dall'Nba e lasciarsi guidare da una società forte come l'ASO (Amaury Sport Organisation, che gestisce e organizza corse come Tour, Vuelta, Parigi-Roubaix, Parigi-Nizza, Giro del Delfinato e non solo). Quanto ai rapporti con i suoi principali corridori, Peter Sagan e Alberto Contador, spiega: "La gente pensa che io abbia un cattivo rapporto con Peter Sagan, ma la realtà è che io l'ho criticato una sola volta. Avevo tutto il diritto di farlo. Ci sono stati alcuni problemi, ma li abbiamo risolti parlandone insieme, faccia a faccia, senza mediatori. Un giorno è venuto nel mio ufficio, è stato con me per un'ora, e da lì in poi si è tutto risolto. Parliamo spesso a telefono. Verrà anche al mio party d'addio a Milano, insieme berremo champagne per festeggiare nel miglior modo possibile la fine della stagione. Ad essere onesti, ho un rapporto molto peggiore con Contador, anche se la stampa non ne ha mai parlato. A dire il vero, non ho affatto un rapporto con lui. Lo rispetto come corridore e per il suo passato, ma come persona non mi è mai piaciuto. Anche all'interno della squadra, la maggior parte dei compagni di squadra non lo sopporta. Ha chiuso la sua avventura con noi avendo un pessimo rapporto con quasi tutti, eccezion fatta per il suo gruppetto di amici spagnoli".

"Sono arrabbiato con Contador perchè per colpa sua abbiamo perso la classifica del World Tour. Non ha fatto altro che cadere, darsi malato o ritirarsi. Non ha corso neanche il Lombardia. Non so se l'ha fatto di proposito, ma di certo la cosa non mi ha fatto piacere. Per i soldi che guadagna, è qualcosa che non dovrebbe accadere. Anche Valverde stava male poco tre giorni prima del Lombardia, ma ha corso e ha chiuso nella top ten. Questa è classe. Non ho invitato Contador alla mia festa di addio. Gli ho detto di starsene a casa: se è ammalato può contagiare i compagni di squadra che devono ancora correre il Mondiale. Il party riuscirà meglio senza di lui, è una persona triste. Non ha mai voluto bere un bicchiere di champagne perchè si preoccupa sempre di ciò che mangia ed è ormai sempre più ossessionato dal Tour de France. E' un atteggiamento stupido, ed è il motivo per cui continua a cadere, è troppo duro con se stesso e troppo concentrato sul Tour. Peter invece è molto più rilassato e affronta le corse in modo diverso. Le persone che rimangono sempre serie alla fine sono noiose. Che vadano al diavolo, hanno una vita orribile. Ora che Contador andrà alla Trek, penso che il manager Luca Guercilena dovrà stare molto attento. Alberto e il suo gruppo di amici gli daranno diversi problemi. Lo voglio avvisare, perchè io sono in grado di gestire certe cose, altri no. Alberto dovrebbe smettere di correre, non è più in grado di competere ad alti livelli. Io ho lasciato il ciclismo nel miglior momento possibile, quando la squadra era ancora al top. Anche lui, che è un grande campione, dovrebbe chiudere qui. Se continuerà farà la figura dello stupido. Alla Vuelta ha chiuso fuori dai migliori quattro o cinque, l'anno prossimo sarà fuori dalla top venti. Non penso proprio che vincere un altro grande giro. Dovrebbe dimenticarsene e smettere".