Non è un mistero per nessuno, tra appassionati e addetti ai lavori del ciclismo internazionale, che il Tour de France sia da tempo diventato il principale obiettivo del finale di carriera di Alberto Contador. Il corridore di Pinto aveva infatti già incentrato la preparazione del 2016 sulla Grand Boucle, salvo essere costretto a ritirarsi dopo la prima settimana a causa di acciacchi assortiti.

Il Pistolero ci riproverà dunque l'anno prossimo, con una nuova squadra, la Trek-Segafredo, per raggiungere quello che il suo ex patròn Oleg Tinkov ha definito un'ossessione: "Quando ho preso la decisione di continuare a correre - le parole di Contador a The Cycling Podcast - l'ho fatto perchè uno dei miei obiettivi era vincere ancora una volta il Tour de France. Se l'anno prossimo dovessi vincerlo, non ci sarebbe miglior momento per lasciare il ciclismo. Il Tour è la corsa più importante al mondo, è la competizione ciclistica che ha maggiore impatto su sponsor e tifosi. Quasi tutte le squadre puntano infatti a far bene al Tour: ecco perchè anche per me si tratta dell'obiettivo principale. Voglio continuare a lottare per arrivare in giallo sugli Campi Elisi, e intendo farlo per diverse ragioni. Innanzitutto, perchè sono ancora ad alti livelli e sono convinto di poter rimanerci. Con le nuove possibilità date dalla tecnologia, con i misuratori di potenza e il controllo dei watt, si può capire se si è ancora in forma rispetto agli anni precedenti. Il secondo motivo è perchè me lo chiede la gente. Il terzo è che mi piace il mio lavoro, è la mia passione. Se continuo a divertirmi, perchè non proseguire? Affronterò la prossima stagione un passo alla volta, progressivamente. Corsa dopo corsa, mese dopo mese, godendomi le sensazioni uniche che i miei tifosi mi trasmettono. Ho deciso di andare avanti la scorsa primavera, dopo aver vinto il Giro dei Paesi Baschi".

"Quest'anno ho avuto diversi problemi fisici. Alla Vuelta non mi sentivo bene già dalla partenza. Dopo il Tour ho subito molti fastidi, e ci ho messo un bel po' per recuperare. Ho corso la Clasica di San Sebastiàn e la Vuelta a Burgos solo perchè non avevo alcun piano di allenamento per quelle settimane, e ho pensato che fosse il miglior modo per ritrovare la condizione prima della Vuelta. Mi piace il percorso del prossimo Tour, ci sono delle cronometro adatte alle mie caratteristiche, che potrebbero darmi un vantaggio rispetto a Froome. Per il resto, credo che sarà una corsa molto più aperta e con maggiori varianti tattiche rispetto a quella dell'ultima edizione, quando c'era una squadra molto forte che impediva ogni attacco. Nel 2017 vedo invece più possibilità per attaccare, anche da lontano". Intanto cominciano a delinearsi anche i programmi stagionali delle altre squadre del World Tour. Tra queste, l'Astana di Alexander Vinokourov, che ha annunciato che il sardo Fabio Aru sarà il capitano del team kazako al Giro d'Italia. Per il Cavaliere dei Quattro Mori probabile presenza anche alla Vuelta, nel tentativo di bissare il successo ottenuto nel 2015, mentre al Tour de France il capitano sarà il giovane colombiano Miguel Angel Lopez, che dovrà saltare la prima parte di stagione a causa di una frattura alla tibia destra, rimediata pochi giorni fa in allenamento.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]