In un World Tour senza squadre italiane, uno dei team più rappresentativi del nostro paese è senza dubbio la Trek Segafredo e non solo per il nome dello sponsor che, come annunciato ieri in via ufficiale, sarà presente fino al 2020, ma anche per la figura di Luca Guercilena, team manager dal 2011.
Il 43enne di Cassinetta di Lugagnano si è raccontato in una bella intrervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato dei suoi atleti e della stagione che verrà. 

Uno dei corridori più attesi per la prossima annata è il campione italiano Giacomo Nizzolo che, dopo due Maglie Rosse al Giro d'Italia, un quinto posto al mondiale di Doha e il titolo nazionale in linea, é chiamato al definitivo salto di qualità; proprio su di lui Guercilena ha speso parole al miele: "Quando è stato declassato nell'ultima tappa di Torino (prima vittoria di tappa al Giro, poi revocata per una manovra giudicata scorretta ndr) gli è rimasta la cattiveria per fare un buon finale di stagione. Le prestazioni erano ottime già prima, ma quell'episodio gli ha dato la cattiveria giusta e ha stimolato le sue capacità di reazione. La parte in cui è migliorato di più? Nella tenuta della distanza. Al primo anno faceva fatica a recuperare gli sforzi, sia da tappa a tappa sia come carichi di lavoro. Abbiamo investito diverso impegno e tempo su questo e ora Nizzolo è competitivo anche sui percorsi duri"

Non poteva mancare anche un passaggio sulle ambizioni future del 27enne milanese: "Deve mantenere le caratteristiche veloci dimostrando di essere più scattante anche su percorsi impegnativi. Diventerà un corridore da classiche e credo che la Milano-Sanremo sia la più adatta a lui, ma anche Gand-Wavelgem e Harelbeke potrebbero essere perfette".

Il team manager della Trek Segafredo spiega anche come sarà la convivenza con John Degenkolb, approdato nel team americano dopo una stagione tormentata da un infortunio e indicato da molti come l'erede di Cancellara: "Degenkolb ha già dimostrato di saper vincere, il palmarès parla per lui. Giacomo può essere la sorpresa del pavé, anche se forse avrà bisogno di un annetto di esperienza. Dovremo essere bravi come team a partire con più atleti competitivi nel finale di gara. Non è semplice, ma come sfida è molto motivante".

Infine un commento sull'altro grande colpo di mercato, ovvero l'ingaggio di Alberto Contador che nonostante i suoi trentacinque anni non è per nulla intenzionato a mollare la rincorsa a quel Tour de France che manca ormai dal 2009: "Con Mollema, quest'anno al Tour abbiamo capito che siamo in grado di sopportare un capitano che punta alla classifica generale. Contador e i grandi giri saranno uno stimolo in più. L'obiettivo principale sarà quello di vincere la classifica mondiale a squadre".

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